Roma – Aumenta la produzione di olio di oliva in generale nella campagna 2015-16, le stime recentemente diffuse dal COI e rielaborate da Unaprol – consorzio olivicolo italiano per Sol&Agrifood indicano che la produzione mondiale dovrebbe attestarsi al di sopra di quella precedente, ma al di sotto dell’annata 2013-14. Nello specifico la produzione attesa di olio d’oliva nel mondo, relativamente alla campagna 2015/16, sarebbe di 2.988.500 tonnellate, ricompresa, dunque, tra i livelli del 2014/15 (2.444.000 t) e del 2013/14 (3.252.000 t). Permangono tuttavia numerosi fattori di incertezza dovuti principalmente alle difficoltà nel prevedere la performance dell’olivicoltura spagnola, caratterizzata da un andamento climatico non particolarmente favorevole, con precipitazioni molto contenute sin dall’autunno-inverno e alte temperature nel periodo primaverile-estivo, che rischiano di compromettere l’entità della produzione, soprattutto nelle aree non irrigue del Paese.
Nell’ultimo decennio la produzione mondiale di olio di oliva registra un andamento irregolare (grafico 1), come risultato sia degli andamenti climatici variabili che si sono registrati nei Paesi maggiori produttori, sia dal tipico comportamento alternante della coltura dell’olivo. In particolare, per quanto riguarda la campagna 2014/2015, la caduta della produzione italiana (-34% rispetto alla campagna precedente), unita a una performance non esaltante di quella spagnola, hanno contribuito a renderla la più deludente degli ultimi 15 anni dal punto di vista quantitativo. Si può affermare tuttavia che, al netto degli alti e bassi registrati tra il 2012 e il 2014, la produzione mondiale media aveva fatto rilevare, tra il 2007 e il 2011, una lieve tendenza all’aumento.
