Abruzzo

Commercio su aree pubbliche, approvata la nuova disciplina regionale

 

 

La norma risultato di un’intesa con i Comuni e le associazioni di categoria

 

Durante il Consiglio Regionale di martedì 26 luglio è stato definitivamente approvato il Progetto di Legge 263/2016, la cosiddetta “legge europea” con cui ogni anno l’Abruzzo recepisce le novità normative in arrivo da Bruxelles. Al suo interno, per interessamento del Presidente della IV Commissione Luciano Monticelli è stata inserita la nuova disciplina riguardante il commercio su aree pubbliche.

 

L’adeguamento della normativa si era resa necessario a causa della prossima applicazione della Direttiva 2006/123 sui Servizi, la cosiddetta Bolkestein, e dall’imminente scadenza delle concessioni per i posteggi, che era fissata al 2017. A differenza di quanto accaduto per le concessioni del demanio marittimo, su quelle del commercio su aree pubbliche un’Intesa di massima era stata raggiunta in Conferenza Stato Regioni nel 2012; tuttavia, durante un convegno tenutosi il 15 marzo scorso a Roseto degli Abruzzi (TE), le associazioni di categoria avevano chiesto un intervento legislativo diretto da parte della Regione, per aiutare nell’implementazione dell’Intesa i Comuni abruzzesi, soprattutto i più piccoli.

 

La norma approvata semplifica notevolmente l’iter burocratico per l’accesso al commercio su aree pubbliche, istituisce l’obbligo di presentazione del DURC, consente ai singoli Comuni di istituire in autonomia mercati e fiere specializzati e soprattutto adotta la durata massima di dodici anni per le concessioni, come previsto dall’Intesa del 2012.

 

«A differenza di alcuni dei Progetti di Legge che arrivano in Consiglio Regionale», dichiara Luciano Monticelli, «questa norma avrà effetti molti concreti: faciliterà la vita sia ai lavoratori del settore che agli amministratori. Per me è a questo che dovrebbe servire la politica: facilitare la vita dei cittadini. Ringrazio la CIDEC, l’ANCI Abruzzo, i funzionari della IV Commissione, il Vicepresidente Lolli e i colleghi Consiglieri che hanno contribuito a scrivere e migliorare la legge».

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