. Ma il problema
grandissimo, di cui nessuno parla, è la carenza di personale. Se continua
così rischio azzoppamento servizi in tutta la provincia. Chiedo quindi
riunione urgentissima del Comitato ristretto dei sindaci e l’impegno
di tutti i consiglieri regionali eletti nel Teramano”.
Un articolo pubblicato oggi, 5 luglio, nella pagina regionale di un
quotidiano sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, ha indicato per
il presidio ospedaliero di Giulianova 2 UOC (Unità complesse) e 4 UOS
(Unità semplici) facendo sobbalzare il sindaco Francesco Mastromauro. Che
ha immediatamente contattato l’assessore regionale alla Sanità Silvio
Paolucci dal quale ha ricevuto i dati esatti sulla situazione,
completamente diversi rispetto a quelli pubblicati sul giornale.
“Devo confessare che, inizialmente, mi sono arrabbiato temendo un
ridimensionamento dei servizi erogati dal “Maria Ss.ma dello Splendore”,
nosocomio che, voglio ricordarlo, è il punto di riferimento per
un’area di circa 80 mila abitanti, peraltro destinati a moltiplicarsi
esponenzialmente nel periodo estivo, e con un indice di densità di
abitanti su chilometro quadrato tra i più alti dell’intera provincia
di Teramo. Allarme però – prosegue il sindaco – subito rientrato grazie ai
dati, quelli esatti, fornitimi dall’assessore Paolucci che ho subito
interpellato. Quindi il quotidiano ha diffuso notizie assolutamente
inesatte prospettando un ridimensionamento inesistente. Se penalizzazione
c’è stata, questa si deve ai colpi di maglio inferti dalla Giunta
Chiodi e, prima ancora, dalle cesoiate della Giunta Del Turco.
Coerentemente a quanto l’assessore Paolucci disse il 2 novembre 2015
partecipando, su mio invito, alla riunione della speciale Commissione
Sanità alla presenza dei sindaci di Bellante, Morro d’Oro, Mosciano S.
Angelo, Notaresco, Roseto e Tortoreto che abbiamo voluto prendessero parte
attiva alla Commissione stessa perché le loro comunità fanno riferimento
al “Maria SS.ma dello Splendore”, e conformemente alla bozza di marzo
scorso ed ai dati in parte anticipati un mese fa, per Giulianova sono
previsti 17 reparti, nell’ordine 3 UOC con UTIC, 8 UOSD (Unità
operative semplici dipartimentali), 6 UOS, 4 servizi, e 130 posti letto
dei quali 117 ordinari e 13 diurni. Questo il quadro complessivo, di certo
assai diverso rispetto a quello tragico dipinto dal quotidiano. Va
comunque sottolineato – prosegue Mastromauro – come la programmazione
della nuova rete ospedaliera non sia mai stata portata all’attenzione
del Comitato ristretto dei sindaci e voglio sperare che il presidente
Brucchi lo faccia al più presto possibile in modo da potere disporre di un
quadro analitico della situazione. In ogni caso ho chiesto
all’assessore Paolucci di tornare nuovamente a Giulianova per
illustrare sia i dettagli del Piano di riorganizzazione, sia il progetto
del nuovo ospedale. Quanto alla situazione attuale di chirurgia ed
ortopedia, anche in questo caso ho fatto presente all’assessore
regionale e al manager della ASL di Teramo, Roberto Fagnano, i disagi che
stanno incontrando gli utenti”.
Sulla questione il sindaco lancia un grido d’allarme, sottolineando
come esista una situazione molto grave derivante dalla carenza di
personale e dagli ostacoli che rendono difficoltose, o impediscono, le
procedure di assunzione.
“Attenzione, il problema dei problemi, quello di somma gravità sul quale
però mi sembra che l’attenzione sia scarsa, anzi del tutto assente”,
dice Mastromauro, “è la carenza di personale nell’intera ASL di
Teramo. Un buco che ha costretto dal 1 luglio, per rispettare la
turnazione, ad accorpare i reparti in tutti gli ospedali ma che avrà
effetti dirompenti, direi drammatici, già nel prossimo settembre arrivando
ad azzoppare i livelli dei servizi sanitari E ciò in quanto vi sono
ostacoli che rendono difficoltose, o addirittura impediscono, le procedure
di assunzione. Per cui, se non si troverà una soluzione
nell’immediato, presto si avrà non tanto o non solo l’accorpamento
dei reparti ma addirittura la paralisi nell’erogazione dei servizi
sanitari. La situazione, ripeto, è molto grave. Per cui chiedo una
riunione urgente del Comitato ristretto dei sindaci e l’impegno, da
subito, di tutti i consiglieri regionali eletti nel Teramano. Occorre fare
presto”, conclude il sindaco, “prima che la situazione sia irreparabile”.