Roma – “Il Parlamento italiano avrebbe dovuto mostrare più cautela per la trasparenza in etichetta ma ora serve un impegno per varare una legge che stabilisca il principio di corresponsabilità della GDO”. Così David Granieri, presidente di Unaprol, commenta la norma approvata a Montecitorio, su richiesta di Bruxelles, che cancella l’obbligo di comunicare in etichetta l’indicazione dalla data di imbottigliamento per le confezioni di olio extra vergine di oliva. “Anche se la data potrà essere indicata volontariamente dal produttore o confezionatore, la nuova norma – aggiunge Granieri – non corresponsabilizza in alcun modo il settore della grande distribuzione organizzata. La GDO diventa, come dimostrano le recenti multe comminate dall’Antitrust ad alcuni noti marchi in distribuzione, il luogo dove l’etichetta è l’unico mezzo di comunicazione con il consumatore. Vanno intensificati i controlli – afferma Granieri – perché la GDO è sempre più spazio di contrattazione dove le regole diventano difficili da applicare perché sfuggenti come gli annunci di prodotti civetta sui volantini”.
Resta in piedi l’impianto normativo della legge “salva olio” con la validità probatoria del panel test che ha permesso di correggere a favore del consumatore alcuni prodigi della chimica; come validi restano i controlli e le attività investigative a supporto della tutela dell’olio made in Italy. “Bruxelles ci chiede di approvare provvedimenti che noi avevamo già adottato nell’interesse del consumatore. “Dobbiamo lavorare – conclude Granieri – perché in tema di sicurezza alimentare, lo strumento di tutela dell’origine, valorizzazione e legame con il territorio diventi sempre più il modello della politica agricola della UE a vantaggio della trasparenza dei mercati e la tutela dei consumatori”.