Roseto. FdI/AN: “Basta scippi: i soldi per la messa in sicurezza del porto tornino a Roseto”
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale esprime contrarietà e perplessità in merito all’assegnazione da parte della Regione Abruzzo del finanziamento di Euro 1.700.000 per l’ampliamento e la messa in sicurezza del Porto turistico di Roseto alla Provincia di Teramo.
Il finanziamento in questione, assegnato al Comune di Roseto in un primo momento dalla vecchia Giunta regionale Chiodi, tramite l’interessamento dell’ex Assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra: necessario per realizzare un “braccio a mare”, ovvero una barriera che prolungando l’argine in sponda sinistra del Fiume Vomano si estende verso il largo per poi deviare verso nord-ovest e terminare di fronte all’imboccatura portuale. Finanziamento successivamente revocato da D’Alfonso per destinare quelle risorse ad altre iniziative. A questa decisione è seguita un’azione continua ed incessante della passata Amministrazione Pavone e del Circolo nautico “C.Vallonchini”, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, che alla fine ha ottenuto il rifinanziamento del Masterplan che prevede diversi interventi tra cui quello in questione.
La beffa è arrivata il 10 giugno scorso in occasione della sottoscrizione, tenutasi presso la Provincia di Teramo, della convenzione tra Regione Abruzzo e altri enti destinatari dei fondi del Masterplan. In quell’occasione è stato stabilito che il finanziamento per il porto di Roseto è assegnato alla Provincia e non al Comune.
“Siamo di fronte a un vero e proprio scippo: nell’aprile 2015 D’Alfonso revoca il finanziamento del <<braccio a mare>> destinato al Comune al fine di trovare le risorse per alcuni interventi utili solo alla sua vanità tra cui il famoso <<Ponte del Cielo>> di Pescara, il cui progetto è stato anche bocciato. Nonostante la sciagurata decisione, la passata Amministrazione ha lavorato per portare avanti procedure complesse e progettazione del <<braccio a mare>> ottenendo la non assoggettabilità a V.I.A. dell’opera (che avrebbe dilatato i tempi per la realizzazione n.d.r.) e approvando il progetto definitivo dell’opera.” dichiara Fabrizio Fornaciari, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale “Dopo aver ottenuto il rifinanziamento con il Masterplan, con un progetto prossimo alla cantierabilità e quindi le condizioni per poter svolgere rapidamente la procedura di gara d’appalto, la Regione persevera negli errori assegnando le risorse alla Provincia e non al Comune…
Siamo convinti che questa decisione l’ennesima cantonata: è evidente che D’Alfonso e i suoi non lo hanno capito, ma noi e le categorie che lavorano al porto sappiamo bene quanto sia importante iniziare rapidamente il cantiere: in particolare per proteggere in maniera risolutiva il porto dalle mareggiate e per ricavare gli ormeggi della marineria a causa dei prossimi lavori di realizzazione del nuovo argine del Fiume Vomano che inevitabilmente eliminerà una parte della darsena. Per fare ciò” conclude Fornaciari “è necessario il controllo continuo dell’Amministrazione comunale che conosce meglio di altri enti le problematiche complesse legate a questa questione e per continuare il lavoro svolto in precedenza tenendo conto del piano di sviluppo portuale approvato dal Consiglio Comunale.”
“Per questi motivi abbiamo predisposto una proposta di mozione da discutere in Consiglio Comunale, che è nella disponibilità dei consiglieri di centrodestra, affinché il Sindaco Di Girolamo si attivi immediatamente per far revocare dalla Regione il finanziamento alla Provincia e restituirlo al Comune di Roseto e ai rosetani.” gli fa eco Francesco Di Giuseppe, portavoce locale del partito della Meloni “Con Chiodi alla Regione, Roseto ha ottenuto fondi per diverse opere in corso di realizzazione che cambieranno il volto della città, miglioreranno l’offerta turistica e aumenteranno la qualità della vita.
E’ ora che Di Girolamo e la sua maggioranza, dopo che in campagna elettorale si è parlato molto del porto e di filiera tra PD locale,regionale e nazionale, agiscano e si facciano sentire in Regione da chi sin dal suo insediamento nel 2014 ha sparso mancette e contributi in vari angoli d’Abruzzo ma non ha destinato un euro alla nostra Roseto.”