Abruzzo

Voli low cost, la Cna: gettate le basi per potenziare lo scalo d’Abruzzo

 

 

PESCARA – «Con la cancellazione dell’addizionale sui diritti d’imbarco per il 2016, e in attesa di un provvedimento per i prossimi anni, si sono gettate le basi per una soluzione definitiva del “problema Ryanair” nell’aeroporto d’Abruzzo». Lo afferma il direttore della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo, sottolineando il valore positivo dell’impegno profuso dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, nella positiva risoluzione del problema, «aperto su più fronti, ovvero la compagnia low cost irlandese e il governo italiano: nell’incontro in programma il 3 agosto prossimo al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ci sono così tutte le condizioni per dare continuità a una serie di collegamenti strategici per il futuro dell’economia regionale, a cominciare dal turismo, e per offrire alla società di gestione dello scalo, la Saga, certezza sul proprio futuro».

Di Costanzo ricorda come, nelle scorse settimane, numerose associazioni d’impresa, oltre ai sindacati dei lavoratori (CASARTIGIANI; CIA; CGIL; CISL; CLAAI; CNA; COLDIRETTI; CONFARTIGIANATO; CONFINDUSTRIA; CONFESERCENTI; UGL; UIL) abbiano espresso il proprio sostegno alle politiche di rilancio e potenziamento dello scalo, chiedendo allo stesso Governatore D’Alfonso uno sforzo ulteriore per assicurare all’aeroporto basi solide. In quell’occasione, i firmatari del documento hanno ricordato come “a determinare il buon andamento dello scalo abruzzese, sia stata soprattutto la presenza dei vettori low cost, ed in particolare della compagnia irlandese Ryanair, leader europeo del settore. Ciò ha permesso di accrescere in modo significativo le presenze turistiche nel nostro territorio, presenze che avrebbero altrimenti preso altre direzioni. Per fare un solo significativo esempio, prendiamo il numero degli stranieri trasportati da Ryanair nel 2015 e transitati per il nostro scalo: almeno 100mila. E questo dato, da solo, ci dice quale potenzialità straordinaria questo numero abbia rappresentato e rappresenterà in futuro per la nostra impresa turistica e quali ricadute in termini di ricchezza produca nel nostro territorio. La presenza in Abruzzo di un aeroporto con collegamenti nazionali e internazionali è condizione essenziale, dunque, per lo sviluppo della nostra economia, e ciò assume maggior rilievo se si considera il grave gap infrastrutturale del nostro territorio regionale. Importanti studi europei stimano che una infrastruttura aeroportuale contribuisce alla crescita del PIL del territorio di riferimento nella misura di almeno un punto percentuale che, per i dati della nostra regione, significa una cifra tra i 250 e i 300 milioni di euro”».

 

 

23/7/2016

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