Giulianova. Kursaal gremito per il convegno sul cybercrime. Il sindaco: “Un momento importante per conoscere e riflettere. I dati sono preoccupanti”.
Kursaal gremito per il convegno di oggi, 8 ottobre, su “Cybercrime e web
intelligence” organizzato dal Comune con il patrocinio della Polizia di
Stato e dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Teramo e che ha
visto come relatori, moderati dal giornalista RAI Nino Germano, Pasquale
Sorgonà, primo dirigente della Polizia di Stato, esperto internazionale di
sicurezza informatica e docente universitario, Antonio Teti, esperto di
cyber security e cyber intelligence, docente di Tecnologie di persuasione
nel cyberspazio all’università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara,
ed Antonio Guerriero, Procuratore capo della Repubblica di Teramo. Le
conclusioni sono state affidate al vicepresidente del Consiglio Superiore
della Magistratura Giovanni Legnini.
“Un convegno assai partecipato e seguito con grande interesse dalle
tantissime persone presenti in sala. Segno che il problema – dichiara il
sindaco – è particolarmente avvertito. Non a caso ho voluto fortemente
questo momento importante per conoscere e riflettere e che segue, a
confermare l’attenzione di questa Amministrazione alla questione, la
venuta a Giulianova, il 12 marzo 2015, dell’autoarticolato della
Polizia di Stato adibito ad aula tecnologicamente attrezzata per “Una vita
da social”, la più importante ed imponente campagna educativa itinerante
sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete
realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero
dell’Istruzione ed il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. I dati
emersi nel corso del convegno d’altronde sono preoccupanti. Negli
ultimi quattro anni, infatti, la percezione del rischio legato al
cybercrime è cresciuto fortemente, dallo 0,8% al 10%, mentre il timore di
attacchi alle reti informatiche è aumentato dal 3,2% al 14%. Il cybercrime
è cresciuto del 30% nell’ultimo anno e sono aumentati del 39% gli attacchi
mirati allo spionaggio informatico. Nel dettaglio, il numero di attacchi
registrato è il più alto dell’ultimo quinquennio: circa 1012 nel 2015,
contro gli 873 del 2014. In base poi alle statistiche provinciali e
regionali sull’attività delittuosa nel 2015, fornite dal Dipartimento
della Pubblica Sicurezza, in relazione agli oltre 7500 reati denunciati
ogni giorno, si registra una decisa crescita delle truffe e delle frodi
informatiche. Se poi dalle imprese poniamo l’attenzione alle persone,
il quadro è egualmente a tinte fosce. Proprio di recente il direttore
dell’Europol, Rob Wainwright, ha evidenziato tutta la sua preoccupazione
per come una comunità di cybercriminal in espansione sia stata capace di
sfruttare la nostra crescente dipendenza alla tecnologia e a internet. Lo
streaming, infatti, è diventata una normalità. Il virtuale – prosegue
Mastromauro – è entrato nel reale e ci permette di assistere a tutto ciò
che vogliamo, anche al crimine nel momento in cui avviene. È questa la
nuova frontiera che l’ultima forma di cybercrime sta superando con la
diretta streaming degli abusi sessuali sui minori. L’Abruzzo non fa
eccezione. Aumentano infatti adescamenti online e atti di cyberbullismo.
Ma anche stalking, sexthing e chi più ne ha più ne metta. Quali le
possibili soluzioni? Personalmente credo si debba seguire il modello
offerto da Israele, oggi leader mondiale sulla cybersecurity. In quel
Paese il tasso di crimini informatici è ormai inferiore all’1% e ciò
grazie alla strategia attuata dal governo consistente nel consolidamento
progressivo di un unico polo. Aziende locali, multinazionali, organi
politici, militari ed il mondo accademico coesistono sostenendo lo
sviluppo di un ecosistema informatico fiorente, favorendo la diffusione
delle competenze ed il corretto nutrimento per un’innovazione costante. Si
chiama CyberSpark, un progetto nato nel 2014 dalla forte spinta del primo
ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Insomma”, conclude il sindaco,
“credo davvero sia stato non solo opportuno ma addirittura necessario
questo convegno con la partecipazione di esperti e studiosi autorevoli. Un
debito di gratitudine è nei confronti del vicepresidente del CSM Legnini
che, su mio invito, ha voluto garantire il suo importante contributo”.