“In caso di conflitto tra i genitori sarebbe opportuno rendere obbligatoria la mediazione familiare, quando sono coinvolti figli minori”. Lo ha detto oggi l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, a margine dell’incontro pubblico “Dal conflitto al rispetto – verso una cultura della mediazione” organizzato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza alla Camera dei deputati.
“La risoluzione per via giudiziaria delle controversie – afferma l’on. Brambilla – ha un limite evidente: lascia sopravvivere una lacerazione nel tessuto sociale, tra vincitore e vinto, tra prevalente e soccombente, tra ragione e torto. L’istituto della mediazione può proporsi come efficace rimedio, specialmente nell’ambito familiare, dove l’interesse primario da tutelare è quello dei figli minori. Da noi – prosegue l’on. Brambilla – la crisi familiare trova quasi sempre sbocco in Tribunale. In altri paesi non è necessariamente così, perché la mediazione familiare è incoraggiata o obbligatoria prima di ricorrere al giudice. Penso che dovremmo seguire le migliori pratiche europee e rendere la mediazione obbligatoria quando ci sono figli minori. Ridurre e controllare la conflittualità dei genitori in una separazione vuol dire contenere il trauma al quale i figli sono inevitabilmente esposti”.