Comunicato del Mia Casa d’Abruzzo

Le risorse finanziarie pari a 150 milioni di euro necessarie per la “riparazione e ricostruzione” della Edilizia Residenziale Pubblica danneggiata dal terremoto del 6 aprile 2009 sono state stanziate e messe immediatamente a disposizione delle 5 ATER della Regione Abruzzo, con la Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009 e puntualmente ripartite dal CIPE e dal Commissario delegato alla ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo Dott. Gianni Chiodi.

Perché dal 15 agosto 2009 ad oggi, tali risorse economiche, non sono state ancora e tutte interamente utilizzate?

Risulta agli atti che sino ad ora ben 86.306.996,85 euro non sono stati spesi, e che, nei tre anni precedenti, una parte di fondi “non ancora spesi”, sono stati “dirottati” dalla ricostruzione pubblica verso la ricostruzione privata.

Forse proprio per “sanare” questa scandalosa situazione, il CIPE, nella seduta del 20 febbraio 2015, ha proceduto alla ricognizione delle risorse residue giacenti sulla contabilità speciale n. 5281 del Commissario delegato, ed ha “ricostituito” e “rifinalizzato” l’importo complessivo “non ancora utilizzato” pari a 86.306.996,85 euro per la ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009.

E, con rispettiva Delibera n. 23 del 20 febbraio 2015, registrata alla Corte dei Conti il 22 giugno 2015 – Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 1817, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 154 del 6 luglio 2015, il CIPE ha contestualmente deliberato di “rifinalizzare” i fondi non spesi e di “riassegnarli” ai soggetti attuatori della ricostruzione pubblica, in conformità a quanto già precedentemente ripartito e trasferito agli stessi dal Commissario delegato.

Il CIPE, pertanto, per la esecuzione di lavori di ricostruzione o riparazione degli immobili di proprietà’ delle 5 ATER della Regione Abruzzo, ha trasferito alle ATER un importo complessivo di 54.373.154,00 euro, così ripartiti:

– 27.263.695,79 euro a favore dell’ATER di L’Aquila;

– 13.150.000,00 euro a favore dell’ATER di Chieti;

– 9.759.890,00 euro a favore dell’ATER di Pescara;

– 3.344.568,42 euro a favore dell’ATER di Teramo;

– 855.000,00 euro a favore dell’ATER di Lanciano.

Come sono stati spesi questi fondi da parte delle 5 ATER e dei “soggetti attuatori” della ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica?

E, visti i gravi danni verificatisi a diverse Palazzine ATER delle Città di Teramo, Montorio al Vomano, Isola del Gran Sasso, Cermignano ed altre località, a seguito degli ultimi eventi sismici del 24 agosto ad Amatrice, del 26 e 30 ottobre a Norcia e nei Paesi del “nuovo cratere”, come e dove l’ATER di Teramo ha impiegato la somma di 3.344.568,42 euro?

E quali lavori di riparazione, consolidamento e miglioramento sismico, sono stati effettuati dalle ATER di Teramo, Chieti, Pescara e Lanciano alle stesse palazzine danneggiate dal terremoto del 6 aprile 2009 a giustificazione delle somme da esse richieste ed ottenute dal CIPE e dall’allora Commissario delegato e Presidente della Regione Dott. Gianni Chiodi?

In particolare, come sono stati utilizzati dall’ATER di Chieti 13.150.000,00 euro, e dall’ATER di Pescara 9.759.890,00 euro,per un totale di ben 22.909.890,00 euro?

Ecco, è a queste domande, prima di tutte, che gli Inquilini dell’Aquila e della Provincia di Teramo in particolare, e loro famiglie attualmente “sfollate”, aspettano di ricevere una risposta, non evasiva, ma possibilmente plausibile, dignitosa e responsabile.

per il Coordinamento regionale Mia Casa d’Abruzzo

Pio Rapagnà – ex Parlamentare