(REGFLASH) – L’Aquila, 20 dic. Il presidente della giunta regionale,
Luciano D’Alfonso, ha dato mandato agli uffici regionali della
Programmazione di porre in essere tutti gli atti necessari per finanziare
l’opera di completamento dell’area attrezzata nel comune di Rocca
Santa Maria, in località ‘Il Ceppo’, in provincia di Teramo. Il
fabbricato era stato finanziato per creare un manufatto, con ristoro e
servizi igienici pubblici, in prossimità del monumento della storica
‘battaglia del Bosco Martese’. Il sindaco, Lino Di Giuseppe, nei
giorni scorsi, aveva chiesto di poter beneficiare di un finanziamento per
il completamento della struttura e la sistemazione dell’area
circostante. L’opera era inserita inizialmente nell’intervento
n.6/98 L.64/86 per il quale con deliberazione di giunta fu concesso un
finanziamento in favore della Comunità montana della Laga. Le particolari
situazioni che si sono verificate nel tempo, ivi compreso il sequestro del
cantiere e la messa in liquidazione della comunità montana, ne hanno reso
impossibile il completamento. A settembre di quest?anno è stata definita
una nuova concessione per il completamento dell?opera a valere sulle
disponibilità finanziarie residue con la determinazione di una economia di
spesa pari a circa 170mila euro. “L’opera – ha commentato
l’assessore alle Politiche agricole Dino Pepe – presenta caratteri di
degrado evidente e rappresenta un deturpamento dell’ambiente naturale
e urbano circostante con opere di cemento armato realizzate e ora in stato
di abbandono. E’ nostro dovere preservare l’integrità del luogo e
restituire dignità, specie se si è in presenza di località che hanno
segnato la storia della nostra nazione”. La struttura sorge in
prossimità del monumento della storica battaglia di Bosco Martese che
negli avvenimenti della seconda guerra mondiale ha visto la località di
Ceppo sede di un aspro combattimento tra partigiani e tedeschi. A tal
riguardo, interviene anche Mario Mazzocca, Sottosegretario alla Presidenza
regionale anche in veste di membro ANPI. «Il capo partigiano
‘Maurizio’, al secolo Ferruccio Parri, antifascista e uno dei
padri costituenti italiano, definì Bosco Martese come la ‘prima nostra
battaglia in campo’; a cui ‘tutti i resistenti italiani rendono
onore’, uno dei primi esempi di quell’unità d’intenti volta a
liberare l’Italia dal nazifascismo. Nonostante questo riconoscimento,
ad oltre 70 anni, molti ancora ignorano cosa sia realmente accaduto e cosa
portò centinaia di civili teramani, antifascisti, soldati italiani,
prigionieri di guerra e internati stranieri a prendere parte alla
battaglia. E’ preciso dovere delle istituzioni valorizzare questi
momenti e contribuire a preservare l’integrità dei luoghi in cui è
nata la giovane repubblica italiana e da cui si è generata la meravigliosa
Costituzione repubblicana».(Regflash) K. SCOLTA 161220
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