Maxi operazione dei Carabinieri di Teramo all’alba di ieri. I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Teramo hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di furto aggravato e simulazione di reato, in concorso, 6 persone originarie di Foggia un lucano ed un abruzzese, precisamente B. R. G, potentino, P. A. , P. L. e B. M. t, tutti foggiani, R. E., abruzzese e T. G. foggiano di origine ma da tempo domiciliato nelle Marche.
La banda era già da tempo sotto osservazione da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Teramo da quando, mesi fa, la presenza di soggetti foggiani e potentini, già noti quali autori di furti e rapine sul territorio nazionale, era stata notata sulla costa Teramana. Subito è iniziata un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo che, a fronte di numerosi servizi di osservazione, pedinamenti e controlli, ha consentito di individuare ruoli e compiti di ognuno di loro e di intuire il prossimo “colpo” compreso l’artifizio che avevano ideato per simulare una rapina.
Così ieri mattina, quando un dipendente infedele di un supermercato sito nel comune di Nereto si è fatto trovare legato denunciando di aver subito una “rapina” e di essere stato percosso e costretto ad aprire una cassaforte, i Carabinieri hanno immediatamente chiuso le vie di fuga ai “finti rapinatori” sorprendendoli mentre erano in un appartamento di Monteprandone intenti a spartirsi il bottino di circa 4.000,00. Nel “covo” sono stati rinvenuti tutti gli attrezzi usati per commettere il furto, dai passamontagna all’abbigliamento mimetico, un flex smerigliatrice con dischi da taglio ed una pistola calibro 9×21 con la matricola abrasa.
Tutte le persone sono state immediatamente arrestate e condotte presso il Comando Provinciale Carabinieri di Teramo dove, ricostruita l’intera vicenda, veniva chiarita anche la posizione del basista e posto anche lui in stato di arresto per furto aggravato in concorso.
I militari, inoltre, hanno recuperato due autovetture, una VW golf ed una Fiat panda, risultate rubate durante la stessa notte dalla banda per commettere la finta rapina ed assicurarsi la fuga, che sono state restituite ai legittimi proprietari.