Il Mia Casa d’Abruzzo nella giornata di MARTEDI 13 DICEMBRE 2016 – dalle ore 10,00 alle ore 14,00 – presso la Villa Comunale dell’Aquila e di fronte al Palazzo dell’Emiciclo del Consiglio regionale dell’Abruzzo, terrà un “presidio pubblico”con una delegazione di Inquilini ATER e del Comune dell’Aquila ancora sfollati, per “sollecitare” interventi urgenti nei confronti del Provveditorato alle Opere Pubbliche, dell’ATER e del Comune dell’Aquila, per la “ricostruzione pesante”, per la indizione delle gare, l’apertura dei cantieri e l’avvio effettivo dei lavori di riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza sismica, trascorsi ormai sette anni e otto mesi dal terremoto del 6 aprile 2009.
In tale circostanza, il Mia Casa chiederà al Presidente del Consiglio Giuseppe Di Pancrazio, ai Capigruppo e al Presidente della Regione e Vice-Commissario alla ricostruzione Luciano D’Alfonso di incontrare una delegazione di Inquilini prima dell’inizio o nel corso dei lavori del Consiglio regionale convocato nella medesima giornata di martedì 13 dicembre, per dare agli stessi informazioni in merito all’iter delle iniziative assunte ed ai risultati delle medesime, anche a seguito della positiva audizione tenutosi nella giornata di martedì 29 novembre 2016 con il Presidente del Consiglio Regionale e la Conferenza dei Capigruppo
Il presidio davanti alla massima Istituzione della Regione Abruzzo vuole essere un appello affinché venga superata nel più breve tempo possibile l’attuale scandaloso stato di “non ricostruzione” e di totale abbandono in cui versano più di mille abitazioni “pubbliche” di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila, classificate E – inagibili, i cui lavori di riparazione e ricostruzione “pesante”, pur in presenza di risorse finanziarie immediatamente disponibili e utilizzabili, non sono stati ancora avviati da parte dei rispettivi “soggetti attuatori”.
Il Mia Casa d’Abruzzo, in questi giorni di crisi del governo, ha invitato gli Inquilini e gli Assegnatari a recarsi “personalmente” presso gli uffici dell’ATER, del Provveditorato alle Opere Pubbliche e del Comune dell’Aquila, per “chiedere” informazioni sull’iter delle gare di appalto, sui tempi di apertura dei cantieri e inizio effettivo dei lavori di ricostruzione delle proprie abitazioni, poiché bisogna vigilare per “scongiurare” che a qualcuno, a Roma o a L’Aquila, possa venire in mente, come è già successo una volta, di “spostare” verso altri capitoli di spesa e verso la ricostruzione privata, i soldi “non ancora spesi” per la ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica.
Per fortuna, le risorse non ancora spese sono state “recuperate” appena in tempo, rifinalizzate e di nuovo “ripartite” con Delibera CIPE n. 23 del 20 febbraio 2015, resa esecutiva con la registrazione da parte della Corte dei Conti e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 154 del 6 luglio 2015.
E’ veramente “sorprendente” che un piccola Associazione di Inquilini come il Mia Casa d’Abruzzo abbia dovuto “lottare e manifestare”, lungo tutti questi durissimi 7 anni e mezzo trascorsi, ogni giorno davanti alle Istituzioni pubbliche ed ai soggetti attuatori, per “dimostrare” la effettiva esistenza della Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto e la immediata disponibilità delle somme necessarie per la ricostruzione “leggera e pesante” del patrimonio abitativo pubblico, valutate in 150 milioni di euro, e ripartite in 107 milioni di euro per gli interventi sull’edilizia delle 5 ATER della Regione Abruzzo, e in 43 milioni di euro per interventi sugli alloggi di proprietà del Comune dell’Aquila.
Dopo la cessazione dello “stato di emergenza”, a partire dal 30 settembre 2012 le residue disponibilità della contabilità speciale intestata al Commissario Delegato sono state versate ai Comuni, alle Province e agli enti attuatori interessati, in relazione alle attribuzioni di loro competenza, per le quote stabilite con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, su proposta del Ministro per la coesione territoriale.
Ciò nonostante, ancora oggi permane una situazione di grandissimo abbandono di un preziosissimo patrimonio abitativo pubblico, mentre aumenta la disgregazione, la solitudine sociale e umana in cui vivono migliaia di persone ancora sfollate, bambini, giovani, adulti e anziani, e, purtroppo, nonostante i tanti proclami, tante donne sole, in particolare, sotto la soglia della povertà.
Pio Rapagnà – ex Parlamentare
L’Aquila, 10.12.2016