Questione del diclorometano trovato, secondo i comunicati stampa usciti stamattina, nelle acque del Gran Sasso, con alcune informazioni sulle sue caratteristiche di rischio sanitario ed ambientale.

Inviamo una versione aggiornata del comunicato stampa sulla questione del diclorometano trovato, secondo i comunicati stampa usciti stamattina, nelle acque del Gran Sasso, con alcune informazioni sulle sue caratteristiche di rischio sanitario ed ambientale.

Comunicato stampa del 16/12/2016

Diclorometano(nocivo e probabile cancerogeno per l’uomo secondo lo IARC) nell’acqua del Gran Sasso, fatto gravissimo.

Primo problema: la trasparenza! Gli Enti pubblichino immediatamente tutti gli atti: referti, lettere, relazioni, delibere. Ricordiamo che esiste il Decreto 195/2005 che obbliga alla pubblicazione sui siti WEB.

Poi tante domande, il sistema è in sicurezza? I laboratori sono classificati ufficialmente quale impianto a rischio di incidente rilevante in base alla Direttiva Seveso: è stato attivato il Piano di Emergenza?

Quanto accaduto è in ogni caso molto grave.

Prima domanda: i lavori sono stati efficaci o persistono criticità e commistioni tra acque che devono obbligatoriamente avere destinazioni diverse e devono essere separate?

In generale ci pare di poter dire fin da ora che è letteralmente fantascienza come è stato trattato il caso da parte delle autorità, visto che stiamo parlando di una captazione di 100 litri/secondo che viene a mancare, con la dichiarazione di stato di emergenza, in un sistema che teoricamente dovrebbe essere al massimo grado di sicurezza.

Insomma, dopo quanto accaduto nel 2002, certo non si possono ripetere gli errori del passato.

Alleghiamo il Piano di Emergenza dei laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso reperibile sul sito delle prefetture, la schermata tratta dal documento del Ministero che classifica i laboratori e una scheda di sicurezza del Diclorometano.