In provincia di Teramo la guerra del tartufo bianco continua a fare vittime, una strage degli innocenti messa in atto dalla bestia umana.
Questa volta a morire avvelenato è un giovane esemplare di Lagotto, una razza canina unica al mondo specializzata nella ricerca del tartufo.
Il cane è morto giovedì dopo una sofferenza di oltre due giorni, inutili tutti i tentavi per salvarlo messi in atto dai veterinari della Facoltà di Medicina veterinaria dellUniversità degli Studi di Teramo.
Il cagnolino ha ingoiato un boccone avvelenato mentre insieme al suo padrone, un pensionato di 65 anni, andava alla ricerca di tartufi nella zona di Valle Piola nel cuore dei Monti della Laga.
Luomo è disperato, le lacrime solcano il suo viso mentre racconta che il giovane Lagotto è il quarto cane che perde per avvelenamento.
Avvelenare un cane è da delinquenti, un chiaro atto intimidatorio in stile mafioso probabilmente attuato da chi non gradisce la presenza dei cercatori di tartufi, che da fuori zona si riversano su un territorio ritenuto accessibile a pochi.
In merito allaccaduto nei prossimi giorni Teramo Vivi Città, nella persona del presidente Marcello Olivieri, presenterà un esposto al Comando Provinciale Corpo Forestale dello Stato Teramo.
Buon lavoro, Teramo Vivi Città.