In Abruzzo è scattata questa mattina la campagna di solidarietà “Dona un
ballone di fieno” promossa dalla Coldiretti per garantire l’alimentazione
degli animali nelle zone colpite dagli ultimi devastanti eventi
atmosferici e fermare la strage di mucche e pecore, con aziende in attesa
di fieno e mangimi che sono rimasti inaccessibili perché situati sotto
strutture crollate o sono ancora sotto la neve. Alle 8 di questa mattina,
dopo un viaggio durato una notte, nel centro di raccolta gestito dalla
Protezione Civile in via Gammarana 8 (area ex Villeroy e Bosch) a Teramo,
è iniziato l’arrivo dei tir contenenti fieno donati dagli allevatori di
Coldiretti. I primi ad arrivare sono stati tre tir provenienti da
produttori dell’Emilia Romagna per donare 500 quintali di fieno per un
totale di 120 balloni. Un primo importante dono – a cui nel giro di poche
ore se ne sono aggiunti altri, ed altri arriveranno – che è stato poi
distribuito o messo a disposizione degli allevatori dal coordinamento del
centro di raccolta che fa capo alla task force per l’emergenza neve
coordinata dal colonnello Guadalberto Mancini che questa matina ha seguito
di persona la fasi di scarico e carico del materiale. “Da tutta Italia
stiamo ricevendo segnalazioni di produttori che vogliono attuare azioni di
solidarietà – sottolinea Coldiretti Abruzzo – lo sforzo di Coldiretti in
questo momento è divulgare il più possibile le azioni che si stanno
facendo a livello istituzionale agevolando l’arrivo del materiale donato
per rispondere il più velocemente possibile alle esigenze degli
imprenditori, soprattutto allevatori, in difficoltà”. Nelle aziende
agricole abruzzesi, soprattutto teramane e aquilane oltre al versante
pescarese del Gran Sasso, continua intanto la corsa contro il tempo per
liberare dalle macerie delle stalle cadute gli animali ancora vivi e per
portare viveri per gli animali in difficoltà. Coldiretti Abruzzo ricorda
che ci sono ancora aziende isolate da giorni in cui occorre garantire
l’operatività degli impianti di mungitura e abbeveraggio, ma anche la
consegna dei mangimi fino ad arrivare al trasferimento degli animali su
mezzi idonei ed alla loro sistemazione in nuovi ricoveri.
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