Dopo la neve e la mancanza di energia elettrica, che continua a protrarsi in numerose zone d’Abruzzo, si aggiunge anche il terremoto e la forte pioggia che sta creando ulteriori danni ad una agricoltura già dilaniata dal moltiplicarsi degli eventi estremi e dal freddo che in questi giorni al Centro – Sud ha già causato danni per 300 milioni di euro tra interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante con olivi crollati sotto il peso della neve. Situazioni critiche a cui si aggiungono le ulteriori perdite commerciali dovute alle difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti che si sono salvati dal gelo. Numerose sono le segnalazioni di danni alle aziende agricole registrate nelle ultime ore, che ricalcano grosso modo la situazione dei giorni scorsi. In particolare, in alcune campagne, la mancanza di energia elettrica si è protratta per quasi 32 ore, ma ora la preoccupazione riguarda il terremoto che sembra aver colpito maggiormente la zona aquilana e la pioggia incessante che, in alcune zone del pescarese, del chietino e del teramano, sta causando allagamenti, frane e smottamenti ovunque con intere colture – soprattutto cereali ed ortaggi – sommerse. A questi si aggiungono crolli dovuti al terremoto ma favoriti dal peso della neve che incide sulla stabilità delle strutture. “L’ennesima batosta per le aziende agricole – dice Coldiretti Abruzzo – che, insieme all’anno appena concluso, sicuramente è preoccupante. Ad ora, visto il moltiplicarsi degli eventi calamitosi, non è possibile fare la conta dei danni, ma sicuramente la stima è veramente drammatica. Nei prossimi giorni sarà possibile avere un quadro più preciso”.