Casartigiani Teramo e Intercredit chiedono prima di tutto al Governo nazionale e regionale di istituire in Abruzzo la “zona franca” per uscire dall’emergenza e di pensare al rilancio del territorio, dell’economia abruzzese e di quella teramana. Si invoca anche la riattivazione dello strumento del microcredito regionale per permettere ai Confidi di concedere piccoli prestiti alle aziende danneggiate
Casartigiani Teramo e Intercredit, tramite i rispettivi presidenti, Giulio Falone e Gianfranco Mancini, e insieme alle altre associazioni di categoria, hanno appena chiesto al vice Presidente della Regione, Giovanni Lolli, la massima attenzione sulla funzione che i Confidi abruzzesi sono chiamati a sostenere nel nuovo “post sisma”, evento che ha generato un’ondata di sfiducia da parte dell’imprenditoria locale.
In particolare le richieste mirano al potenziamento dell’attività dei Confidi che avrà come risultato quello di rafforzarli in previsione di una possibile ripresa delle “sofferenze” bancarie e soprattutto costituirà un segnale forte per le imprese a credere ancora nelle proprie attività da portare avanti in questa regione. Per questo, occorrerebbe subito riattivare il microcredito regionale al fine di poter permette ai Confidi di concedere molti piccoli prestiti.
Inoltre, in seno alla Camera di Commercio, Casartigiani Teramo e Intercredit stanno lavorando per un tavolo unitario aperto a tutti i soggetti portatori di interesse per realizzare, congiuntamente, misure di facile attuazione per il rilancio delle aziende teramane danneggiate dalla neve, dal sisma e da una gestione dell’energia elettrica che ha corso ai ripari in ritardo e male.
Teramo, 28 gennaio 2017