(n.d.r. Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa arrivato in redazione oggi, 23 febbraio 2017, alle ore 21,10 in PEC. )
Giulianova, 23 febbraio 2017
Io sottoscritta Roberta Caralla, in proprio e nella qualità
responsabile della società da me rappresentata, sono a lamentare ed a richiedere quanto segue:
1) in data 21.02 u.s. ho ricevuto un c.d. “avviso di garanzia” dal quale, per la prima volta, ho appreso di essere indagata dalla procura della Repubblica di L’Aquila; io non so neppure cosa mi verrebbe, in ipotesi, rimproverato e/o quale sia l’ipotesi di reato oggetto dell’indagine della Procura in quanto nell’informazione di garanzia non c’è scritto nulla di tutto ciò ed io ritengo di non aver mai posto in essere, in tutta la mia vita, fatti penalmente rilevanti;
2) in data di ieri ho appreso dal Vostro giornale vostro articolo/servizio televisivo che io sarei indagata assieme ad altre persone per una ipotesi di corruzione;
(n.d.r. la nostra testata nella giornata di ieri e di oggi non ha trattato nessun articolo in merito alla notizia di cui sopra)
3) io sottolineo di essere del tutto estranea ai fatti che ho letto nel suddetto articolo e neppure conosco i politici che sarebbero con me indagati;
4) purtroppo, nonostante ciò e nonostante il segreto istruttorio che dovrebbe ancora coprire il procedimento in parola, il mio nome e cognome sono stati sbattuti sulla cronaca locale e la circostanza sta già creando = e, sicuramente, continuerà a creare = un rilevantissimo danno sia alla mia immagine personale che a quella dell’attività da me gestita;
5)in ragione di quanto sopra, sono a richiederVi formalmente che sulla cronaca locale della prossima edizione del Vostro giornale/servizio televisivo venga esplicitato (con la dovuta rilevanza) che la scrivente Vi ha sottolineato la sua totale estraneità ai fatti contenuti nell’articolo in contestazione e che la stessa si riserva di avviare ogni azione = in tutte le opportune sedi = diretta a tutelare la propria immagine e quella della propria azienda, individuare e punire i soggetti che abbiano violato il segreto istruttorio e/o diffuso notizie false sul suo conto, nonché ottenere il risarcimento dei danni tutti connessi all’intera vicenda.
(n.d.r. noi pubblichiamo integralmente, come da Voi richiesto, in quanto comunicato stampa arrivato in redazione nella giornata odierna, ribadendo che la nostra testata non ha trattato il caso per mancanza di fonti ufficiali).
Distinti saluti
Caralla Roberta