Sabato 25 Febbraio p.v. a Pescara, con la collaborazione di Alessio Falconio, abruzzese, direttore di Radio Radicale, è stato organizzato un incontro per la presentazione del libro di Marco Pannella: “Una Libertà Felice: la mia vita”.
Il grande politico e personaggio abruzzese non aveva mai scritto una sua specifica biografia, né lasciato un diario di memorie, appunti o interviste che riguardasse la sua persona, ma quasi un anno fa però, quando la sua malattia aveva iniziato il suo ultimo attacco nell’agone della vita, anche il “grande vecchio”, testimone della vita politica di due Repubbliche, ha accusato la necessità di tramandare alcuni appunti della sua mente, una specie di diario quotidiano, ma con preziosi flash-back, scandito dalla cronologia dei suoi ultimi 100 giorni e impreziositi dai ricordi, dalle memorie e dalle emozioni che gli hanno tenuto compagnia in una intera vita di lotte politiche. Il libro ripercorre insieme a coloro che lui definirà i suoi due Angeli Custodi: Matteo Angioli, già suo assistente al Parlamento Europeo e Laura Harth la sua compagna.
Di seguito alcune frasi riportate nel Prologo del libro.
«… E ora registro me stesso. Una penna, un foglietto, anche un microfono. Non è che mi senta pronto per stendere le memorie di un rompicoglioni. Voglio soltanto sistemare la mia gioia e, quando c’è, anche il mio sconforto. Per questo annoto, per questo registro. Perché la conquista della democrazia passa anche in un abbraccio, in una discussione sul liberalismo e un’altra sulle rivoluzioni, passa per ogni uomo e per ogni idea capace di migliorare il mondo. Passa per ognuna delle cazzate che ci vengono in mente e che abbiamo la voglia e la forza di comunicare e condividere. L’importante è osare e usarsi, l’importante è accettare ogni sfida che può guadagnare un grammo in più di libertà.» Marco Pannella
Un libro, Marco Pannella, non aveva mai voluto scriverlo. Lo spiega Matteo Angioli, che ha raccolto e curato questa auto-biografia: «… poi un giorno ha smesso di sentirsi immortale, ha avvertito che la battaglia, la sua battaglia, poteva concludersi presto. D’un tratto, però, si è trovato anche al cospetto del passato e deve aver cominciato a osservarlo, come forse non aveva mai fatto prima. Eccolo, dunque, il suo libro. Ecco il senso delle pagine che abbiamo costruito con lui, parola più aggettivo meno, sensazione dopo sensazione, giornata dopo giornata. Non è stato facile, ma è stato meraviglioso».
Questo libro straordinario è una sorta di resoconto intimo di una passione totalizzante per la libertà e i diritti, di battaglie, digiuni, infinite discussioni, «come se la vita fosse una lunga riunione politica». Ma è anche il diario dell’amore e del dolore dei suoi ultimi mesi di vita, una lezione involontaria di saggezza e nobiltà d’animo di un uomo che non ha paura dei sentimenti e del loro scandalo radicale.