“Sono in contatto con i miei omologhi delle quattro regioni ripetutamente
colpite dal sisma del Centro Italia. L’azione politica nei confronti del
Governo, affinché venga riconosciuto un ampliamento del danno subito, a
questo punto deve essere allargata e coordinata, per essere incisiva.”
È deciso il Capogruppo Regionale del PD, Sandro Mariani, nell’illustrare
quella che sarà la sua agenda politica a partire da lunedì, quando si
dovrebbe avere definitiva contezza di quanto previsto nel terzo decreto
terremoto, all’esito dell’inizio della discussione in Commissione
Parlamentare, per seguire l’iter della conversione in legge.
“Noi in provincia di Teramo non possiamo attendere oltre – commenta Mariani
– sto inviando una lettera a tutti i Parlamentari espressione della
Regione Abruzzo, affinché raccolgano l’appello politico a coalizzare la
loro azione con quella dei colleghi delle Regioni Marche, Lazio ed Umbria,
perché questo pezzo d’Italia non venga definitivamente condannato
all’abbandono. Solo con un’azione ampia e condivisa potremo chiedere con
forza, maggiore attenzione per le nostre comunità.”
“Il combinato disposto – continua il Capogruppo Dem – della tremenda
nevicata e delle nuove forti scosse di terremoto con epicentro in terra
d’Abruzzo, ha definitivamente messo in ginocchio territori provati senza
soluzione di continuità a partire dal 2009, causando una vera e propria
ecatombe economica per migliaia di cittadini e imprese del luogo.”
“A Teramo – prosegue Mariani – è imperativo allargare il cratere sismico ai
comuni di Pietracamela, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso, Colledara e
Castel Castagna, poiché di tutta evidenza, che i due eventi calamitosi, in
un nesso di reciproca causalità, abbiano determinato un aumento
dell’impatto dannoso, rispetto alle condizioni precedenti, per cui, se il
raggio d’azione delle misure economiche è il perimetro del cratere, questo
deve includere necessariamente altri comuni.”
“In tal senso – conclude Mariani – mi auguro che ci sia adeguata copertura
economica, rispetto alle misure previste, perché alla bontà dell’azione,
deve corrispondere il riscontro certo di somme che giungano sui nostri
territori feriti a tamponare l’emorragia di persone che ci sta condannando
a scomparire.”