Questa mattina l’Onorevole Paolo Tancredi ed il Vice Presidente del Consiglio Regionale Paolo Gatti hanno incontrato:
- Massimo Tonelli Vice Sindaco di Alba Adriatica e Ambra Foracappa Consigliere Provinciale;
- Pierangelo Panichi Sindaco di Ancarano
- Enzo Lucci Sindaco di Arsita;
- Gabriele Astolfi Sindaco di Atri e Domenico Pavone Consigliere Provinciale;
- Ercole Di Filippo Vice Sindaco di Basciano;
- Enzo De Febis Sindaco di Bisenti;
- Federico Agostinelli Assessore di Campli e Consigliere provinciale;
- Franco Campitelli Sindaco di Canzano;
- Rosanna De Antoniis Sindaco di Castel Castagna;
- Santino Di Valerio Sindaco di Cermignano;
- Cristina Di Pietro Sindaco di Civitella del Tronto;
- Manuele Tiberii Sindaco di Colledara;
- Umberto D’Annuntiis Sindaco di Corropoli anche in rappresentanza del Comune di Sant’Egidio;
- Adolfo Moriconi Sindaco di Fano Adriano;
- Roberto Di Marco Sindaco di Isola del Gran Sasso;
- Diego Di Bonaventura Sindaco di Notaresco;
- Severino Serrani Sindaco di Penna Sant’Andrea e Consigliere Provinciale;
- Michele Petraccia Sindaco di Pietracamela;
- Franco Fracassa Assessore di Teramo;
Dopo ampio esame dei provvedimenti assunti dal Governo per fronteggiare le calamità naturali dello scorso gennaio, è stata espressa all’unanimità una valutazione di profonda inadeguatezza degli stessi rispetto ai danni economici e sociali patiti dalla Provincia di Teramo e dalla nostra comunità tutta. Sono state discusse le prime ipotesi di modifica al decreto n. 8/2017 che dovranno essere affrontate dal Parlamento condividendo che:
- il cratere sismico va allargato quantomeno ai Comuni della provincia notoriamente molto danneggiati
- la città di Teramo deve essere equiparata nel trattamento ed anche per la sospensione delle tasse agli altri Comuni della Provincia già facenti parte del cratere;
- va inserito il contributo di 10.000,00 euro per le case lesionate non agibili come accaduto per l’Aquila;
- va introdotto il concetto di “calamità naturale integrata” (sisma e neve), aggravato dalla interruzione della energia elettrica per eliminare il taglio di fondi alla Provincia (cosa che libererebbe almeno 15/20 milioni per i primi interventi sulle strade provinciali) e per apprestare agevolazioni urgenti, normative e finanziarie, per i Comuni, al fine di fronteggiare adeguatamente almeno l’emergenza ;
- rimediare con apposita norma alla mancanza di sostegno per il tessuto produttivo, e all’esiguità dei fondi previsti per il mondo agricolo con considerazione anche dei danni indiretti;
- inserire nel decreto una norma che consenta alla Regione Abruzzo e alle Regioni terremotate, di accendere un mutuo per la valutazione della vulnerabilità sismica
( in particolare è prioritaria per le scuole laddove non svolta) , annunciata dalla Regione ma ad oggi legislativamente non possibile;
- inserire nel decreto la rimodulazione del Masterplan di almeno il 50% affinché la metà della dotazione finanziaria sia finalizzata a progetti di sostegno al tessuto economico e sociale colpito dal sisma e dalle calamità naturali;
- non abbandonare la possibilità di istituire una zona economica speciale.
Chiederemo altresì che queste proposte confluiscano nel documento che dovrà essere approvato lunedì dal Consiglio Provinciale e che tutti i Sindaci della Provincia si impegnino a sostenere questa piattaforma programmatica con una manifestazione a Roma che ipotizziamo di svolgere entro il mese di febbraio.
Gli amministratori, infine, stigmatizzano la lentezza nella costituzione dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e sollecitano il Presidente della Regione a provvedere con immediatezza per rimediare al tempo perduto.