L’Aquila. Presentazione del libro “VITA DI MARGHERITA D’AUSTRIA” L’AQUILA 21 APRILE ORE 17,30 PALAZZO FIBBIONI
NELLE TERRE DI MADAMA MARGHERITA
Letture e commenti delle lettere presenti nel libro
“VITA DI MARGHERITA D’AUSTRIA”
di Romano Canosa – Edizioni Menabò
L’AQUILA 21 APRILE ORE 17,30 PALAZZO FIBBIONI
La casa editrice Menabò organizza “Nelle terre di Madama Margherita” a L’Aquila, (Palazzo Fibbioni) il 21 aprile, ore 17,30. L’evento si pone a conclusione di un ciclo di incontri che si sono svolti nelle città (abruzzesi e laziali) che furono feudi dell’imperatrice.
All’evento parteciperanno: Elisabetta Leone, Silvia Mantini, Raffaele Colapietra e Isabella Colonnello. Dalla lettura dei carteggi presenti nel libro “Vita di Margherita d’Austria” di Romano Canosa, giunto ormai alla terza edizione, si approfondiranno gli aspetti legati alla vita della duchessa che occupò un ruolo di rilievo tra le donne protagoniste della vita europea del Cinquecento.
L’incontro sarà utile per ripercorrere, interpretare e commentare attraverso la lettura delle lettere dell’imperatrice, gli aspetti più interessanti e forse meno conosciuti di questa donna determinata che tentò anche, riguardo al matrimonio con Ottavio Farnese, di opporsi alla volontà del padre, l’imperatore Carlo V, e del Papa; impresa a quei tempi impensabile e rivelatrice di forte carattere e grande personalità che Margherita d’Austria seppe manifestare anche nel governo della turbolenta regione dei Paesi Bassi in cui applicò metodi migliori di quelli adottati dal duca D’Alba.
Margherita D’Austria entrò a L’Aquila il 16 dicembre 1572: “Preceduta dai carriaggi, dalla gente a cavallo in ordinanza distribuiti in quattro compagnie, da quei sudditi o seguaci, che aveva condotto con lei, da principali cittadini dell’Aquila e da signori sopra un adorno carro di vaghe pitture, e rilevato, entrò in città, accompagnata dalle principali cittadine e seguita da un gran numero di popolo… Il dì seguente (de 17) solennemente prese possesso dato a lei dal principe di Sulmona destinato dal vicerè a quest’atto. Ebbe poi il dì 22 in dono dalla città così dichiarato dalli otto tremila e cinquecento ducati in contanti. Si vidde la città stessa ben presto per questa occasione comparir già cospicua e magnifica non meno per la cittadina che per la straniera nobiltà, che vi comparve e concorse”.