Teramo e Provincia

Roseto. Casa Civica: “DI GIROLAMO SI DIMETTA!”

Il Presidente di Casa Civica invoca le dimissioni del Sindaco dopo una settimana certamente da ricordare.
Dopo i clamorosi retroscena comparsi sulla stampa nei giorni scorsi, il gruppo politico di Casa Civica, con orgoglio rivendica di avere sempre detto la verità sull’accordo non rispettato dal sindaco Di Girolamo, che non è stato calato dall’alto, ma era il frutto di un complesso ragionamento effettuato a più livelli, compreso quello locale.
 “Per l’ennesima volta il sindaco dimostra la sua inadeguatezza morale a guidare la città, confermata anche dalle ultime scelte fatte in tema di  bilancio, in totale contraddizione con il programma presentato ai cittadini pochi mesi fa” – afferma il presidente di Casa Civica Flaviano De Vincentiis–  che poi continua: “Le dichiarazioni pubblicate nella quarta puntata della saga dell’ “accordo segreto” sul giornale La Città dal vero capo della maggioranza che governa Roseto, testimoniano il clima dittatoriale che vige nel PD. La chiosa finale dell’ intervista di venerdì, un perentorio  “PUNTO !”, non lascia dubbi e chiarisce eloquentemente lo stile in uso in quel partito.
Chi guida Roseto oggi non è né il PD né Di Girolamo, ma chi si arroga il potere di “destituire” un coordinatore della campagna elettorale di un candidato sindaco, solo perché non sarebbe d’accordo con la sua linea.
A tal proposito, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l’assessore Antonio Frattari di questa affermazione scioccante, che offende e mette all’angolino suo fratello, il quale  insieme a lui si è sempre speso per il partito e ha sempre contribuito in maniera determinante alle vittorie della “famiglia ” del pd.
Continua ancora De Vincentiis, sottolineando che ” il PD rosetano non e’ più un partito, vive un’ anomalia tutta interna in cui non si capisce chi detta la linea, o meglio lo si capisce… ma non è il segretario politico, né di allora né quello attuale. Per quanto hanno affermato pubblicamente sia Simone Tacchetti che Simone Aloisi  essi o erano ignari di quello che era accaduto prima del ballottaggio (ed è grave) oppure ne erano pienamente a conoscenza ma lo hanno nascosto al resto del partito e alla città,  e cio è ancora più grave.
Incalza ancora   De Vincentiis:  “Dobbiamo prendere atto che con tutto il partito democratico abbiamo un rapporto di  rispetto reciproco e di collaborazione,  tranne che con quello rosetano e di una parte ben identificata della segreteria provinciale e i fatti raccontati in queste ultime ore evidenziano che forse le criticità con questa parte non sono solo politiche ma di altra natura, non certo per causa nostra che siamo sempre stati leali.
Si e’ chiarito definitivamente quello ché è successo lo scorso anno alle amministrative a Roseto e,  alla luce di ciò, chiediamo al Sindaco di avere un sussulto di orgoglio e di dignità,  rassegnando le proprie dimissioni, mandando a casa una giunta ed una maggioranza nata in questa maniera, che ha falsato e falsa la storia politica  della nostra città.
Roseto merita di meglio.”
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