Roseto. CASA CIVICA: IL SINDACO E LA SUA MAGGIORANZA DEVONO SMETTERE DI OFFENDERE L’OPPOSIZIONE

 

Roseto Degli Abruzzi, 2 Aprile 2017 – Il Segretario e il Presidente di Casa Civica, non hanno apprezzato i toni e i modi che il Sindaco, in primis, ha rivolto nei confronti delle opposizioni nel corso dell’ultimo consiglio comunale. “Un atteggiamento inaccettabile, sprezzante ed offensivo nei confronti dei consiglieri comunali di minoranza e quindi nei confronti dell’elettorato che li ha demandati a rappresentarli nella pubblica assise.” commenta il segretario di Casa Civica *Gabriella Recchiuti* “L’epiteto < tribuni della plebe> nell’accezione utilizzata dal Sindaco assume un significato spregiativo ed è per questo che ci saremmo aspettati e ci aspettiamo delle scuse dal primo cittadino”. Per il Presidente di Casa Civica  Flaviano De Vincentiis “Dato l’atteggiamento del Sindaco e’ naturale che anche consiglieri di maggioranza si sentano autorizzati a dire ad un proprio collega di minoranza _indegno di sedere tra i banchi dell’assise civica_ . E’ chiaro che siano state volutamente e pretestuosamente fraintese le parole del Consigliere Angelo Marcone. I consiglieri del PD dovrebbero per primi mettersi in discussione rispetto al ruolo ricoperto visto che non riconoscono pari dignità ai colleghi legittimamente eletti dai cittadini. Non è la prima volta che nei confronti del giovane consigliere ci si rivolge in maniera offensiva ed irriverente, Sindaco in primis, e non si può più soprassedere o far finta di nulla”.

Il gruppo di Casa Civica ricorda, inoltre, che in una delle prime sedute consigliari, il sindaco Di Girolamo aveva auspicato a tutti toni pacati ed educati ma, purtroppo, è spesso proprio lui il primo che si rende artefice di comportamenti che sfiorano la maleducazione e l’oltraggio nei confronti dei rappresentanti della minoranza. Prima di dover essere costretti ad azioni in altre sedi, ci auguriamo che il sindaco possa tornare sui suoi passi ed adeguare il suo comportamento a quello che oggi è il suo ruolo, quello da primo cittadino.