SIMIT – Vaccino in Emilia Romagna: unica garanzia per la popolazione
“La vaccinazione serve non solo a proteggere il singolo ma proteggere tutta la comunità ed in particolare quei soggetti che, per gravi patologie immunologiche, non possono essere vaccinati”, dichiara il Prof. Massimo Andreoni
“Relativamente alla recente polemica tra l’Assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna e il Presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna – dichiara il Presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali Antonio Chirianni – riguardo l’obbligatorietà della vaccinazione per l’ammissibilità agli asili dei bimbi non vaccinati contro difterite/tetano/polio, la SIMIT sottolinea la necessità che vengano applicate tutte le misure necessarie per estendere le vaccinazioni al maggior numero possibile di soggetti”.
A seguire il commento di Massimo Andreoni, Professore Ordinario di malattie Infettive della facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e Past President della SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali.
“L’obbligatorietà alla vaccinazione nasce dall’esigenza di raggiungere un numero sufficiente di soggetti vaccinati superiore al 90% tale da creare, nella popolazione, uno stato immunitario protettivo indispensabile a ridurre il rischio di circolazione epidemica. Si deve ricordare che la vaccinazione serve non solo a proteggere il singolo ma proteggere tutta la comunità ed in particolare quei soggetti che, per gravi patologie immunologiche, non possono essere vaccinati. Quanto sta accadendo in questi ultimi mesi in Italia che ha visto prima un aumento, seppur modesto, dei casi di meningite meningococcica e quindi di epatite A e soprattutto di morbillo, deve far riflettere tutta la classe medica ad incoraggiare in tutti i modi alla vaccinazione il maggior numero possibile di persone”.
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