L’Aquila, lì 10.05.2017 – “Intervenendo in maniera così goffa sulla questione dell’emergenza idrica il Consigliere Monticelli ha perso un’altra occasione per rimanere in silenzio”. Questa la replica del Capogruppo M5S in Regione, Riccardo Mercante, che ha così proseguito: “A differenza di quanto affermato da Monticelli nessuno è andato alla ricerca di un capro espiatorio ma semplicemente si è fatto riferimento a fatti incontrovertibili, a partire dalla mancanza di volontà, da parte del governo regionale, di risolvere il problema della coesistenza di due realtà come i laboratori dell’INFN e la sorgente del Gran sasso, fino all’omissione di controlli costanti e chiari sulla qualità delle acque per finire con l’assoluta assenza di trasparenza nei confronti dei cittadini.
Mi verrebbe da chiedere a Monticelli – ha proseguito il Capogruppo – se può essere considerata esaustiva la risposta che la sua Giunta ha dato alla interrogazione con cui chiedevo chiarimenti sulla salubrità dell’acqua o se può, in tutta sincerità, affermare che non vi sia stato un comportamento omissivo da parte della Regione nel verificare come e quando siano stati effettuati i controlli ed i risultati degli esami. Chiederei, inoltre, al Consigliere PD come giudica l’operato di un governo regionale che ha permesso ai cittadini ignari di bere più volte acqua contaminata visto che non è la prima volta che viene accertata la presenza di sostanze tossiche, come accaduto ad esempio lo scorso agosto, e che sono trascorse ore, se non giorni, dal momento in cui si è verificata la contaminazione a quello in cui è stato divulgato il divieto per usi potabili dell’acqua.
Evidentemente – ha concluso Mercante – per Monticelli il fatto che l’intera provincia teramana abbia bevuto acqua tossica, e quindi nociva per la salute, è soltanto una bazzecola. Piuttosto che perdere tempo su Facebook a leggere le dichiarazioni altrui pensi il Consigliere Monticelli con la sua maggioranza a garantire controlli quotidiani e scientifici e soprattutto ad assicurare la massima trasparenza nei confronti dei cittadini. E invece di parlare di Santa Inquisizione il PD e l’altra ombra cinese del Presidente pensino a fare uscire l’Abruzzo dall’oscurantismo medioevale in cui è piombata la nostra Regione grazie al loro operato”.
Il Capogruppo M5S
Riccardo Mercante