E’ stata una di quelle stagioni difficilissime da descrivere. Si rischierebbe di essere accusati di vittimismo per quante peripezie ha dovuto affrontare la Nova in questo anno sportivo prima di giungere al più dolce degli epiloghi, sabato scorso, quando la squadra di coach Salomone ha dovuto gettare il cuore oltre l’ostacolo per avere la meglio in gara 3 di play out di un coriaceo Sulmona. Ma andiamo con ordine. La Nova Basket Campli quest’anno è partita con un roster che avrebbe dovuto conquistare una comoda salvezza, ma prima il forfait di Moretti e poi la lunga assenza di Di Carlo hanno rovinato, e non poco, i piani della squadra farnese. Infatti dopo una partenza brillante, pian piano si è persa durante il campionato e per un lungo periodo ha smarrito la via della vittoria. Tutto questo periodo è coinciso con una sospensione degli allenamenti di circa un mese dopo la sosta natalizia, a causa dell’emergenza neve-terremoto che ha flagellato l’Abruzzo. Dopo questo brutto periodo i disagi logistici sono continuati e la squadra è parsa nelle sue uscite molle e senza un’idea di gioco. È a questo punto, durante la fase ad orologio, quando è iniziato a prospettarsi l’incubo play out, che per dare una sterzata alla situazione che ha visto la squadra farnese incappare in tante sconfitte, la società ha deciso dolorosamente di sostituire coach Ialacci e di ingaggiare il giovane e preparato coach lancianese Benedetto Salomone. Purtroppo con l’imminente arrivo del nuovo coach altre due tegole sono arrivate per la formazione biancorossa: la prima è stata la decisione della Fip di sospendere tutti i giocatori extrcomunitari del campionato (un vero mistero che ad oggi non è stato ancora capito da nessuno, dopo i tesseramenti completati dalla Fip stessa in estate e di cui abbiamo già polemicamente parlato nei precedenti comunicati…), che ha portato anche a bloccare il nostro centro serbo Dusan Kostic, a detta di molti uno dei migliori pivot del campionato e ha privato la Nova di uno dei tre giocatori più rappresentativi della propria squadra. La seconda tegola subito dopo è caduta sulla testa della formazione camplese. Come se non bastasse, la sfortuna ha colpito ancora i biancorossi, che a ridosso dei play out hanno dovuto fare i conti con l’ennesimo infortunio della stagione del playmaker Giovanni Di Carlo (stiramento ad un polpaccio). Così la Nova si è presentata decimata nella prima serie di play out contro Pineto e dopo aver sfiorato l’impresa in gara 1 sul campo degli adriatici, i ragazzi di coach Salomone hanno alzato bandiera bianca anche in gara 2 sul proprio campo rimandando ogni discorso di salvezza al secondo turno di play out contro Sulmona. La serie contro i peligni è stata molto dura e chiusa solo in gara 3 da Alleva e compagni. In gara 1 non c’è stata storia E i ragazzi di Salomone sono partiti subito forti e concentrati chiudendo la partita già nel terzo quarto e concludendo l’ultimo tempo sul +18. Gara 2 purtroppo è stata “gettata” al vento dai farnesi, quando ad 1’50’’ dalla fine, sul + 6 ha subito tre canestri consecutivi dai padroni di casa che incredibilmente hanno portato la serie alla decisiva gara 3. L’ultima partita della serie, giocata sabato 29 Aprile, è stata la partita del cuore per la Nova, forse la più difficile da affrontare in tre anni dalla nascita di questa società. Uno di quei dentro o fuori che hanno portato i ragazzi a non dormire sonni tranquilli e coach Salomone a studiare le misure per evitare una retrocessione in serie D che avrebbe avuto il sapore amaro di una beffa clamorosa. La partita si è giocata nella palestra scolastica di S.Onofrio, strapiena e rumorosissima già un’ora prima della palla a due con la presenza di tutti i ragazzi e genitori del settore giovanile Nova e appassionati vari. Dopo un inizio a rallentatore da parte di entrambe le squadre, nervose per l’importanza della posta in palio, la partita è filata via in equilibrio con i canestri di Di Carlo e Palantrani da una parte e Marzoli e Silvestri dall’altra, con la Nova, anche se con poco margine, sempre avanti nel punteggio. Nel terzo quarto sempre grazie a Di Carlo i padroni di casa hanno cercato di scappare sul +9 ma Sulmona non ne ha voluto sapere di mollare ed è rimasta sempre a stretto contatto. A 4’ dalla fine della partita prima tanta sfortuna per i farnesi che hanno perso ancora una volta per infortunio muscolare Di Carlo, poi lo sbandamento tremendo che a 2’ dalla sirena ha visto Sulmona portarsi sul + 4 grazie ad un incontenibile Silvestri, prima della sua uscita per raggiunto limite di falli. Nel minuto successivo, grazie alla freddezza di Ferrari e Alleva prima si è arrivati prima ad impattare la partita e poi ad andare sul + 3 con una bomba di Palantrani. Ma Sulmona è stata ancora brava a crederci e a recuperare con Marzoli. Si è entrati così negli ultimi 20” con la Nova che prima ha trovato il + 2 ma dopo il timeout ospite è successo quello che nessuno si sarebbe mai aspettato: anticipo bucato dalla difesa farnese e bomba (primo ferro e palla che si impenna sul canestro ed entra) del non atteso Maiorano per il 66-67 Sulmona che ha lasciato di stucco la Nova. Coach Salomone subito è ricorso al time out per organizzare un ultimo attacco a 10” dalla fine. L’ultima azione dell’anno ha visto Federico Nolli, dopo una rimessa, servire Palantrani che dopo due palleggi, arresto e tiro ha trovato uno splendido ultimo canestro a 2” dalla fine che ha mandato in visibilio tutta la palestra. Grande apoteosi finale in campo tra champagne e gavettoni, si è brindato a lungo alla Nova che ha conservato con un grandissimo cuore la serie C Silver.
A fine partita un raggiante presidente Daniele Di Carlo ha commentato: “E’ stato un anno durissimo. Forse il più duro da affrontare della nostra brevissima storia. Non era assolutamente facile conquistare questa salvezza per come eravamo messi tra eventi negativi, assenze pesanti ed infortuni, ma alla fine quello che conta è che anche quest’anno abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Mi sono emozionato davvero tanto nel veder giocare la squadra a Sant’Onofrio in una palestra strapiena che con un grandissimo tifo ha guidato i ragazzi verso una salvezza che per noi equivale alla vittoria di un campionato. La nota più lieta è stata quella di aver coinvolto alla grande la località di Sant’Onofrio di Campli. Dalla fase ad orologio abbiamo deciso di giocare le nostre partite casalinghe della serie C nella palestra di Marrocchi così come quelle del settore giovanile e si è rivelata una scelta ottima, visto che ci ha permesso di offrire uno svago sportivo importante il sabato pomeriggio ai nostri ragazzi del settore giovanile e alle loro famiglie. Ringrazio con il cuore a nome di tutta la società questa gente meravigliosa che ha sostenuto il nostro progetto e soprattutto ci è stata sempre vicinissima nonostante le tantissime difficoltà. Inoltre non finirò mai di ringraziare il nostro giovane ma magnifico coach Benedetto Salomone che senza esitare e con molta umiltà, scendendo dalla serie B, ha accettato di prendere in mano una squadra rimaneggiata ed in un momento molto critico della stagione ed è stato bravissimo a non far sentire la pressione a dei ragazzi che erano alla prima esperienza in un play out e a condurli alla salvezza. Un ringraziamento speciale va poi anche a tutti i componenti dello staff societario Silvio Di Carlo, Francesco Franchi, Tino Alleva, Guido Di Carlo, Domenico Di Paolo, Tiziana Di Blasio, Massimo Ramoni, Francesco Ciardelli e i dottori Pietro Adriani e Antonio Francioni sempre vicini. E Poi ci sono i protagonisti di questa splendida salvezza, i dieci ragazzi dai grandi attributi, non li ho dimenticati ma li abbraccerò con grande affetto e riconoscenza uno ad uno alla festa che terremo sabato sera. E’ stata soffertissima ma credo che alla fine sia stata la più bella emozione di questi tre anni Nova.
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