La breve nota della Ruzzo reti sulla non potabilità dell’acqua del Gran Sasso fino a nuove disposizioni ha generato preoccupazione e forti disagi ai cittadini dei comuni del teramano (con lunghe file ai supermercati e scaffali svuotati nel giro di poco tempo) ed è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di criticità, sono anni ormai (dal primo caso di inquinamento nel 2002) che invece di fare prevenzione si rincorrono le emergenze e non si ricercano responsabilità e trasparenza. Trasparenza assolutamente mancata nell’informare tempestivamente la cittadinanza al netto dello stringato comunicato online sul sito del Ruzzo a cui non è seguita per diverse ore una doverosa diffusione capillare della notizia per permettere alle famiglie e alle attività di organizzarsi. Stiamo parlando della salute dei cittadini e della qualità delle acque, elementi imprescindibili di una comunità che ogni ente preposto (dall’acquedotto alle principali istituzioni) ha il dovere di tutelare e perseguire. Come Sinistra Italiana regionale e provinciale ci uniamo alla richiesta di chiarezza arrivata delle associazioni (dal Wwf al Forum Acqua) che da anni si battono per maggiori controlli ed efficienza e presenteremo a livello parlamentare un’apposita interrogazione tramite la nostra deputata Serena Pellegrino (vice-presidente commissione Ambiente).
Daniele Licheri – Segretario regionale Sinistra Italiana Abruzzo
Stefano Ciccantelli – Segretario provinciale Sinistra Italiana Teramo