A Teramo, presso l’Ospedale “Mazzini”, sono stati eseguiti nelle ultime settimane quattro interventi chirurgici di asportazione della ghiandola mammaria, mastectomia totale, per tumore della mammella utilizzando una tecnica anestesiologica di nuova generazione.
Si tratta di quattro pazienti, tre donne di 93, 80 e 83 anni e un uomo di 87 anni, tutti affetti da tumore al seno che non avrebbero potuto eseguire l’intervento salvavita di mastectomia totale per patologia neoplastica con il classico trattamento anestesiologico, in quanto affetti da patologie cardiache e respiratorie che rendevano altamente a rischio l’utilizzo della metodica anestesiologica standard.
Tale tecnica di anestesia prevede il blocco delle strutture nervose che decorrono tra i muscoli pettorali con l’utilizzo di anestetico locale e sotto guida ecografica. Con tale sistema la paziente può essere sottoposta all’intervento invasivo di asportazione della ghiandola mammaria da sveglia senza sentire alcun tipo di dolore.
Tale blocco dei nervi sensitivi della mammella rappresenta una nuova generazione anestesiologica meno invasiva ed offre una alternativa efficace e sicura alle tecniche convenzionali.
Proprio al fine di rendere tale nuova metodica più efficiente ed efficace è stato organizzato dal dott. Roberto Berrettoni, responsabile della UOS di terapia del dolore, un corso teorico pratico con il dott. Andrea Tognù, anestesista del Rizzoli di Bologna, che ha permesso al personale medico ed infermieristico del nosocomio teramano di migliorare le proprie performance su tale tema.
I quattro interventi chirurgici sono stati eseguiti in stretta collaborazione dall’equipe anestesiologica del dott. Stefano Minora, responsabile della Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione con l’equipe di chirurgia senologica del dott. Maurizio Brucchi.
I vantaggi sono evidenti ed importanti soprattutto per la paziente che vede ridurre il rischio operatorio, viene riabilitata immediatamente e già subito dopo l’intervento può alimentarsi ed essere dimessa il giorno successivo all’intervento stesso. Tra l’altro la ridotta ospedalizzazione determina anche una riduzione dei costi per l’azienda.
“Esprimo grande soddisfazione, afferma il dott. Brucchi, e ringrazio i colleghi anestesisti e la ASL per tale traguardo raggiunto. E’ di fondamentale importanza che anche a Teramo è possibile trattare pazienti affetti da patologia tumorale del seno con tale nuova tecnica di anestesia che permette anche a chi è affetto da patologie sistemiche gravi di potersi curare dalla patologia della ghiandola mammaria senza correre particolari rischi. Tra l’altro mi preme sottolineare come nell’ospedale teramano vengono effettuati interventi di chirurgia plastica, grazie alla collaborazione del dott. Guido Torresini, che permettono alle donne che devono subire un intervento demolitivo di vedersi ricostruito il seno in un unico tempo chirurgico”