dal 15 al 17 giugno sarà ospitato presso l‘università Cattolica del Sacro Cuore a Roma. Un’occasione per fare il punto sul glaucoma, una delle tre principali cause di cecità nel mondo occidentale.
Il convegno gode del patrocinio del ministero della Salute e di Roma Capitale e di alcune fra le più prestigiose società scientifiche impegnate nella tutela della vista: Aiccer (Associazione italiana chirurgia della cataratta e refrattiva), Givre (Gruppo italiano di chirurgia vitroretinica), Sieto (Società italiana di ergoftalmologia e traumatologia oculare), Sitrac (Società italiana trapianto di cornea) e Soi (Società oftalmologica italiana).
LE NOVITA’
Tante le novità partendo dall‘app, iSigla, disponibile su tutti i mobile device e dedicata al monitoraggio e al controllo dei sintomi legati al glaucoma. Un’altra innovazione è rappresentata da iSigla tutorial, una serie di video disponibili per il paziente, che illustrano le modalità di attuazione di alcuni esami principali dedicati alla diagnosi del glaucoma e di altre patologie della vista, ma anche alla pulizia oculare, al massaggio oftalmico della bozza dopo l’intervento di chirurgia della trabeculectomia fino alla corretta applicazione delle gocce oftalmiche.
Durante il convegno è prevista una giornata dedicata ai più giovani e agli specialisti che vorrebbero approcciare la patologia del glaucoma, e ben 12 sessioni di chirurgia in diretta, per evidenziare indicazioni e tecnica di quasi tutti gli interventi chirurgici esistenti oggi per il glaucoma. Comprese le tecniche ‘Migs’, le nuove tecniche microinvasive le cui indicazioni e risultati stanno emergendo in tutta la letteratura scientifica mondiale.
Bianchi: “Giusta informazione per intercettare il glaucoma”
“La prima fase dello screening è rappresentata dall’informazione, cioè il paziente deve sapere cosa è un glaucoma che purtroppo è una malattia che non presenta una sintomatologia facilmente percepibile e che l’unico sistema per intercettarlo in tempo è quello di farsi vedere periodicamente“. Lo ha dichiarato Costantino Bianchi, vicepresidente Sigla, a margine del congresso.
“Questa periodicità deve diminuire con l’avanzare dell’età del paziente, a 40 anni è relativamente poco probabile avere un glaucoma, a 60 diventa più probabile a 70 diventa molto più probabile e a 80 anni diventa una malattia che bisogna prendere in prima considerazione. Ci vuole una informazione completa e corretta, basti pensare che fino a pochi anni fa si basava tutto sulla misurazione della pressione del nervo oculare, che è uno dei cardini, ma non è la malattia”, ha concluso.
Zeppa: “500mila persone ancora non sanno di avere glaucoma”
“Il glaucoma è considerato ancora oggi il ladro silenzioso della vista. Si è calcolato che in Italia ci sono circa 500mila persone che non sanno di essere affetti da questa malattia“. Lo ha dichiarato Lucio Zeppa, presidente Sigla. “L’impegno della nostra società- ha aggiunto- è di divulgare al massimo le informazioni su questa malattia, per riuscire a prevenirla al meglio. Oggi introdurremo alcune novità, sia dal punto di vista dei farmaci sia dal punto di vista delle nuove tecniche micro invasive. Questo congresso nazionale mi riempie di orgoglio, soprattutto per la presenza di tanti colleghi oculisti che sono qui”.
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