“Il consigliere Riccardo Mercante, capogruppo pentastellato in Regione, mi
sembra a volte smanioso di reperire un podio massmediatico. E in questa
sua ricerca affannosa, non solo perde di vista cifre e dati che in altri
sono frutto di analisi attente e ponderate e di una conoscenza della
questione che mi sembra in lui mancare, visto che le sue iniziative si
sono accodate a quelle di altri, ma omette persino di leggere con
attenzione le dichiarazioni altrui. E pensare che i grillini solo pochi
anni fa avevano l’orticaria nei confronti di organi di stampa e
giornalisti. Salvo poi opportunisticamente cambiare rotta anche su altre
questioni come gli avvisi di garanzia, loro che, prima della Raggi, ne
avevano fatto una questione di assoluto principio. Caro Mercante, prima di
partire a razzo legga meno distrattamente cosa ho dichiarato”.
Inizia così la replica del sindaco Francesco Mastromauro alle dichiarazioni
rese dal capogruppo regionale del M5S riguardo la paventata soppressione
del Posto di Polizia Ferroviaria di Giulianova.
“Punto primo. Il mio intervento – prosegue il sindaco – non mi sembra
affatto reboante: snocciola invece puntualmente dati e cifre del
Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ambiente che al signor Mercante
deve essere familiare almeno quanto i processi della fissione nucleare.
D’altronde basta leggere la raffazzonata e semplicistica proposta
grillina sull’unificazione dei corpi di polizia per comprendere quanto
i pentastellati poco conoscano del pianeta sicurezza, della sua storia,
dell’assetto esistente e delle tante complessità che lo
caratterizzano.
Punto secondo. Non posso essere tacciato di un utilizzo opportunistico del
problema in fase di elezioni perché il sottoscritto è intervenuto la prima
volta nel settembre 2009, quindi, sempre sollevando per primo la questione
e tenendo costantemente alto il mio livello di attenzione, nel marzo e nel
dicembre 2014.
Punto terzo. Ho dichiarato testualmente che ‘chi non dimentica il
rischio, sempre incombente, di un depotenziamento delle strutture deputate
alla sicurezza pubblica e si attiva, avrà sempre il mio sostegno. E non
importa a quale schieramento appartenga perché, come sempre ho detto, su
questioni fondamentali come la sanità, o in questo caso la sicurezza, non
debbono esistere divisioni di scuderia’. Quindi ho apprezzato il
sindaco Brucchi quando si è unito al mio appello a fare fronte comune. Ho
fatto la stessa cosa nei confronti di Giorgio D’Ignazio e non ho
difficoltà a dire che anche Mercante, il 20 dicembre 2014, condivise la
mia battaglia. Va quindi ringraziato. Se non l’ho citato è solo perché
è D’Ignazio ad avere il merito di aver sollevato nuovamente il
problema in sede di Question time: Mercante e Mariani, che pure non ho
citato, hanno appoggiato e caldeggiato la sua iniziativa.
Quarto e ultimo punto. Mentre purtroppo la sezione Polizia Postale di
Teramo sembra inesorabilmente condannata alla chiusura, e credo che
difficilmente il Ministero tornerà sui suoi passi, per la Polizia
Ferroviaria di Giulianova la situazione sembra essere diversa. Anche qui,
caro Mercante, vada a leggersi cosa ho scritto. Non ho mai detto –
continua Mastromauro – che è assolutamente certo che non chiuderà. Ho
invece dichiarato testualmente che ‘mi risulta da fonte attendibile
come il Posto di Polizia Ferroviaria di Giulianova, che pure inizialmente
era destinato alla soppressione prevedendosi il suo declassamento a mero
punto di appoggio, quindi privo di personale in servizio permanente,
rimarrà invece pienamente operativo’. E mi risulta perché riferitomi,
anche se non in via ufficiale, tanto da ambienti della Direzione Centrale
per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti
Speciali della Polizia di Stato, quanto da operatori della specialità, con
i quali Mercante farebbe bene a interloquire ogni tanto così da conoscere
in maniera meno approssimativa il loro lavoro e con quanta difficoltà e
dedizione lo svolgano ottenendo importanti risultati pur a fronte di
enormi carenze di personale che impongono turni davvero massacranti. Per
il resto, l’ho detto e lo ripeto”, conclude il sindaco Mastromauro,
“sono il primo a ritenere che è necessario tenere sempre ritte le orecchie
ed essere guardinghi. Perché, come diceva il grande Ennio Flaiano, oggi
più che mai bisogna imparare a navigare in un oceano di incertezze fra
alcuni arcipelaghi di certezze”.
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