“ Dedico questi 12 scatti ai lavoratori dell’Ilva di Taranto, nella speranza che il mio corpo con le sue nudità possa scuotere e smuovere le coscienze dei nostri Governanti “. Esordisce in questo modo la diva del porno Amandha Fox che è tornata sul luogo del delitto, Taranto appunto. Ma di quale delitto parliamo? Nulla di cui sia responsabile la social porno star, anche se per i suoi occhi e le sue forme ci vorrebbe il porto d’armi ! E’ lei invece a denunciarlo per l’Italia e per il Mondo, da anni . Alludiamo allo Stato prima e dai privati successivamente, nel nome dell’industria: ovvero il sacrificio di una città che ha pagato e paga a caro prezzo il benessere temporaneo della monocultura dell’acciaio. Tutto nell’interesse superiore dell’Italia , che lascia una provincia di 500.000 abitanti in balia di giganteschi problemi occupazionali, sanitari, ambientali e chi più ne ha più ne metta. I 12 scatti fotografici si contrappongono ai 12 decreti ( o disegni di legge su Ilva Taranto ) , la forza della sensualità e della femminilità più prorompente contro le montagne di carta della burocrazia sindacale, politica ed industriale. L’eclettico intellettuale tarantino Pasquale Vadalà ha fatto il possibile affinché la Venere polacca Amandha Fox risuonasse visivamente, usque ad sidera usque ad inferum.
La città ma anche la provincia di Taranto hanno risposto con grande vigore . Ecco la vertigine dell’inabissarsi dalle empiree terrazze dell’Hotel Akropolis dell’ospitale ingegnere Pino De Bellis, nonchè ai misteriosi ipogei millennari di Città Vecchia e le bellezze naturali del villaggio turistico Malibù di Oria aperti alla troupe di Vito Russo deus ex machina dell’agenzia fotografica ‘Occhio Magico’ di Putignano. L’erotismo senza compromessi della Fox ha saputo riscaldare tanto l’atelier del celebre coiffeur Angelo Labriola quanto le paranze degli entusiasti pescatori del Mar Piccolo, esaltando con immagini indelebilmente erotiche le potenzialità contraddittorie di un territorio che ha bisogno urgente d’essere liberato dalla cappa dei fumi e svestito dell’ipocrisia dell’attuale classe politica. Fortissima l’immagine ‘nature’ di Amandha che campeggia marmorea fra falliche ciminiere, velando e svelando i disastri dell’industria e della politica, piagata dal notissimo processo ‘Ambiente svenduto’ . Appena drappeggiata da un diafano velo, la Fox incarna la potenza vitale e mortifera di Iside, chiamata al miracolo di piegare l’acciaio: nessun tarantino può evitare di pensare che fosse stata eletta nel 2012 – quando fu vicinissima ad una candidatura – la città si sarebbe risparmiata la seconda.In ogni senso. Anche nel riportare sotto i riflettori la questione del siderurgico – lontanissima dall’essersi risolta, nonostante le continue rassicurazioni mediatiche e le fantasiose procedure di ‘vendita’ ( a suon di palanche tirate fuori dalle tasse dei cittadini ) – e dello strazio di una città che ama. E dalla quale è riamata. Avercene di politici così esplosivi. “ Auguro al neo Sindaco – ha dichiarato la porno sindachessa – di risolvere il problema ILVA altrimenti fra cinque anni sarò la sua prima sfidante “ .