Ulan Bator – Mongolia. Un italiano alla corte di Gengis Khan. Sara’, infatti, il direttore abruzzese Jacopo Sipari di Pescasseroli, direttore principale ospite della Fondazione Festival Pucciniano a dirigere la prima assoluta in Mongolia ne l Teatro Nazionale d’Opera e Balletto della capitale Ulan Bator della straordinaria opera “La Cenerentola” di Gioachino Rossini.
Il Maestro, tornato dai successi in Messico e al Teatro Nazionale di Belgrado dove ha recentemente diretto il balletto “La bella Addormentata” di Tchaikovsky con l’Opera di Stato, porta l’Opera Italiana anche in Mongolia, invitato dal Mongolian Cultural Envoy to UK and EU e dal Ministero degli affari esteri dello Stato.
Il progetto, ideato dal soprano e regista Ayana Sambuu con la collaborazione di Nathalie von Rittersberg, vede la presenza di noti solisti internazionali provenienti da diversi paesi unitamente al coro e all’Orchestra del Teatro Nazionale di Mongolia.
Tra i solisti anche gli italiani Concetta Pepere nel ruolo di Clorinda, Franco Cerri nel ruolo straordinario di Dandini e Pietro Toscano in quello di Don Magnifico.
“E’ indubbiamente una esperienza unica” dice Sipari “Cenerentola e’ una delle opere piu’ belle e divertenti sia da ascoltare che da suonare. E’ un onore per me poter portare la musica operistica italiana anche in Mongolia”.
Il maestro Sipari tornera’ in Italia il 3 Luglio per dirigere WEST SIDE STORY al Teatro Romano di Benevento con l’Orchestra Filarmonica e il Corpo di Ballo di Benevento.
“Rossini mi ha sempre trasmesso una profonda gioia e allegria – dice sempre Sipari – e lo dirigo sempre con grande piacere. E’ per questo che quest’anno abbiamo inserito l’Opera di Rossini “Il Barbiere di Siviglia” per la regia di Alberto Paloscia al Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo in programma il 15 Agosto 2017″.
La Cenerentola è un melodramma giocoso od un’opera lirica di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti. Il titolo originale completo è La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo.
Il soggetto fu tratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault, ma Ferretti si servì anche di due libretti d’opera: Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard (1810) e Agatina, o la virtù premiata di Francesco Fiorini per Stefano Pavesi (1814).
L’opera fu composta in circa tre settimane e Rossini, come fece in altre occasioni, affidò ad un assistente (in questo caso Luca Agolini) la composizione dei recitativi secchi e delle arie meno importanti, quelle di Alidoro e Clorinda.
La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma.
Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l’opera divenne popolarissima e fu ripresa in Italia e all’estero.