New York. Gli americani credono che il nostro paese sia finito.
Caro Direttore, secondo gran parte della stampa Usa la nostra bella (e bistrattata nazione) si sta lentamente squagliando. Per molti, la fine e’ a pochi passi. Esagerazione. Stiamo in piedi (qualche volta traballando) da alcuni millenni…
La fiacca spiegazione americana si basa su alcuni punti a noi noti: i soliti scioperi, l’instabilita’ politica,il fatto che
in Europa siamo considerati come scolaretti della seconda elementare, che i giovani italiani sono abulici e contano molto sui genitori e sui nonni, ed altre cose ancora. In gran parte e’ vero. Ma da qui ad affermare che l’Italia si sta squaggliando c’e’ una bella distanza. Quando ero bambino, a Giulianova, e rimasi all’ospedale 70 giorni, ferito dopo il bombardamento
dei nostri “alleati”, ho visto la resurrezione di gente sconfitta,umiliata,affamata. Questo la stampa USA non lo sa,o forse fa finta. Alla fine,pero’ svela il vero motivo della presa di posizione: secondo certa stampa americana, gli
italiani hanno in parte abbandonato la politica di sinistra,quella severa,che creava incendi e feriti durante alcune
manifestazioni. Ecco tutto. La spiegazione non ha senso e dimostra soltanto che molti,moltissimi giornali statunitensi hanno virato il timone a sinistra. Nessuna fine per l’Italia. Non dobbiamo dimenticare chi siamo stati e chi possiamo ancora essere. Soprattutto i giovani.
Benny Manocchia
da New York