Gli americani l’hanno definito meal of the day,il pasto del giorno.
La chiamano come fossero nati in Italia:pizza,pizza,pizza! Tre miliardi vendute ogni anno in 70 mila pizzerie. Un miliardo di affari l’anno,ma qui
non possiamo essere sicuri,non tutte le pizzerie registrano le vendite “ufficiali”.
Il nome nacque a Gaeta nel decimo secolo e nei secoli la pizza e’ entrata nelle case di miliardi di persone.
Nei miei numerosi viaggi ho sentito “pizza” in Thailandia, Nuova Zelanda, Costarica, Tokio.
Piace perche’ e’ buona,si prepara rapidamentre,costa poco e le signore l’adorano perche’,tra altre cose,non devono
lavare piatti e forchette e coltelli. Con 12-15 dollari una famiglia (madre padre e due bambini) fa tranquillamente cena.
Naturalmente aggiungendo coca cola per i piccoli,magari una birra per i piu’ grandi.
Dalla classica Napoletana alla Chicago Deep Dish (con bordi alti,un po’ alla siciliana) alla Detroit con crosta bassa
lo stile e la preferenza della pizza cambia da Manhattan a Los Angeles, da Cuba alla Svezia,insomma dal polo nord al polo sud.
Me e’ nel profondo Sud degli Stati Uniti (Geogia,Mississippi,Texas,Alba ma) dove esplode il gusto a volte unico
di chi ama la pizza:con pepperoni (una specie di salamino piccante),cipolla e funghi,bacon,ananas,spinaci e prosciutto e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Con l’ingresso ufficiale dell’estate,gli americani si apprestano ad entrare in acqua con una fetta di pizza in mano andranno al cinema all’aperto dove potranno acquistare una buona fetta di pizza per 3/4 dollari.Ma e’ importante segnalare che i piu’ noti ristoranti statunitensi oggi aggiungono nei loro menu: pizza intera o a fette.
Qualche volta facciamo cose che il mondo intero pima o poi usa.
Benny Manocchia