Roccamorice. Inaugurazione mostra Jospeh Beuys Roccamoric Eremo Santo Spirito
Joseph Beuys ad EremiArte 2017
a Santo Spirito a Majella la prima installazione permanente dedicata al grande maestro dell’arte del Novecento
“Don’t forget Joseph Beuys. ‘Difesa della Natura’ in Abruzzo e oltre”
Roccamorice . Eremo di Santo Spirito
“Don’t forget Joseph Beuys. ‘Difesa della Natura’ in Abruzzo e oltre” è il titolo della mostra dedicata al grande maestro del Novecento (a cura di Giorgio D’Orazio) che sarà inaugurata sabato 8 luglio alle ore 11.00 presso l’eremo di Santo Spirito a Majella a Roccamorice.
Organizzata nell’ambito della seconda edizione di Eremi Arte, progetto dall’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, è un’installazione permanente che, attraverso immagini, video, citazioni e multipli di opere provenienti dall’archivio storico di Lucrezia De Domizio Durini, ripercorre i momenti più incisivi della famosa operazione a “Difesa della natura” a distanza di 45 anni dal primo soggiorno di Beuys in Abruzzo. Quella di Beuys nell’eremo di Santa Spirito a Maiella a Roccamorice è la prima installazione pubblica in terra abruzzese che permette di avvicinarsi al pensiero e all’opera di uno degli artisti più significativi XX secolo. “La fotografia di Buby Durini Difesa della Natura che apre questa installazione permanente sul pensiero e sull’opera di Joseph Beuys – scrive il curatore – è l’immagine più emblematica che lega il Maestro tedesco all’Abruzzo. È stata titolata così dallo stesso Beuys per ricordare al mondo il suo lavoro in questa regione e i concetti della Living Sculpture. Beuys è ritratto con il famoso cappello di feltro e il maglione dai colori della terra regalatogli da Durini, «il fratello italiano» come usava chiamarlo. Le maniche del pullover, per come indossato, abbracciano l’artista: un atto simbolico che identifica anche il suo abbraccio con l’Abruzzo, una terra che amava tanto, per la natura incontaminata e per la disponibilità delle persone ad incontrare il suo pensiero, sempre rivolto a un Bene Comune. In questo contesto si colloca infatti la piantumazione della Prima Quercia italiana in ricordo delle 7000 Eichen di Kassel che Beuys mise a dimora di fronte al suo Studio nella Piantagione Paradise il 13 maggio del 1984. Lo stesso giorno ricevette dal Comune di Bolognano la Cittadinanza Onoraria e tenne la sua ultima discussione Difesa della Natura”.
L’esposizione intende legare una figura carismatica come quella di Joseph Beuys (1921-1986), artista che aveva fatto della difesa della natura e della concezione dell’artista come sciamano i punti cardine del suo lavoro, con il tema e lo spirito di EREMI Arte. “Joseph Beuys – scrive ancora D’Orazio – ha segnato la strada della verità, con l’incedere di un Maestro spirituale, per interpretare e rappresentare l’alto spirito di sintonia tra l’Uomo e la Natura, con l’obiettivo costante del bene comune per un progresso sostenibile della società. Ha dedicato la sua intera esistenza all’esaltazione di un individuo più vero, più aderente alla realtà naturale, ai sistemi biologici. Un uomo-artista capace di riscattare attraverso l’affermazione di una creatività assoluta, democratica, dialettica, collaborativa, pedagogica la propria identità di essere umano e di persona.
Un uomo ben radicato nel presente e ben proiettato sul futuro, corroborato da quei valori aspaziali e atemporali della migliore civiltà che viva – proprio come ha fatto lo stesso Beuys – la propria esistenza in quanto parte integrante della Living Sculpture, la «Scultura sociale», quella solidale cooperazione di uomini liberi di differenti provenienze ed estrazioni, di differenti posizioni e proiezioni sociali e culturali, uniti dal rispetto dei principi fondamentali dell’Uomo e della Natura”. Beuys, avendo avuto per lunghi anni un rapporto con Bolognano (PE) grazie al prezioso lavoro svolto con Lucrezia De Domizio e Buby Durini, è dunque una figura perfetta per dimostrare quanto la terra abruzzese sia stata capace di ispirare e ospitare, anche in epoca recente, personaggi dotati di una grande carica spirituale ed in grado di incidere profondamente nella storia sociale e culturale italiana e internazionale. La scelta di un luogo suggestivo come il Complesso di Santo Spirito a Roccamorice ha il valore aggiunto di amplificare le suggestioni derivanti dal suo lavoro e dalla sua vita.