Nella seconda giornata della manifestazione RipattoniArte 2017, all’interno del piccolo teatro di palazzo Saliceti, alla presenza di numerosi ospiti ( che non si sono lasciati spaventare dal repentino cambiamento meteo e dai temporali di oggi) ha avuto luogo la conferenza- presentazione del volume BORGHI D’ABRUZZO-RIPATTONI DI BELLANTE – RECUPERO E VALORIZZAZIONE dell’ Architetto Serena Pezzolla.
Relatori la prof. Lucia Serafini docente di Restauro –Facoltà di Architettura Univ. D’Annunzio, il sindaco di Bellante avv. Giovanni Melchiorre, il presidente della Provincia di Teramo avv. Renzo Di Sabatino, il dr Mario Di Pietro ex sindaco di Bellante, l’arch. Raffaele Di Marcello presidente dell’Ordine degli Architetti di Teramo che ha patrocinato l’evento.
“Il lavoro di Serena Pezzolla è un impegno civile – ha dichiarato la prof. Serafini, illustrando le ragioni che hanno portato alla realizzazione del libro, basato sulla tesi di Laurea di Serena – perché gli architetti che non si sentono “star”, ma persone normodotate, vogliono realizzare opere che servano alla comunità, con la memoria della comunità. Per molti, i restauratori sono solo persone che guardano al passato e che lo preservano sotto una cappa inaccessibile, immobile e non fruibile. Niente di più falso. Niente è infatti più vitale della conservazione perché essa è governo delle mutazioni e recupero per il futuro. Ciò che viene conservato può essere vissuto anche dalle generazioni successive”.
Concordi gli interventi degli altri relatori:
il sindaco Melchiorre: “ conservare e rendere vivibile un bene comune è un importante deterrente al fenomeno dello spopolamento dei piccoli borghi. E oggi più che mai invertire questa tendenza è necessario”.
L’ex sindaco Di Pietro ha ribadito l’importanza di lavorare per non lasciar disperdere la memoria dei luoghi.
Il presidente Di Sabatino ha rilevato quanto sia determinante il lavoro delle istituzioni per il reperimento delle necessarie risorse.
Il presidente dell’Ordine degli Architetti ha infine ricordato quanto sia utile, sia in termini economici che culturali, alla comunità, il lavoro di recupero e rivalutazione dei territori.
Nell’introduzione ai lavori il direttore artistico della manifestazione, Gianni Melozzi ha sottolineato la grande presenza creativa dell’elemento femminile, in questa edizione, perché “le donne del nuovo secolo saranno protagoniste indiscusse dell’evoluzione sociale