“Gli annunciati 135 esuberi alla Dayco, senza un reale confronto con i sindacati, sono innaccettabili”. E’ quanto sottolineato da Art.1 Mdp Abruzzo e dal Deputato Gianni Melilla che ha richiesto l’intervento del Governo e che da anni si batte a tutela dei lavoratori della multinazionale con stabilimenti a Chieti e a Manoppello (Pe).
“Nonostante gli attivi di bilancio – continuano – la Dayco ha assunto da tempo un atteggiamento irresponsabile nei confronti dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali. Mancano da anni investimenti nel settore ricerca e sviluppo, si sono logorate le relazioni con le RSU e si continua a non fornire un piano industriale per il futuro. I 135 esuberi disegnano per i lavoratori e le loro famiglie un futuro disastroso, come per gli interi stabilimenti nella misura in cui si continua a non fornire garanzie per gli anni a venire”.
“Probabilmente i vertici Dayco credono di poter venire qui, spremere i lavoratori e poi andarsene a loro piacimento – incalza Francesco D’Agresta del Coordinamento Art.1 Mdp Pescara – E’ un film che abbiamo già visto ma non è così che funziona. I lavoratori meritano rispetto. Art.1 Mdp Abruzzo esprime vicinanza ai dipendenti in sciopero e si attiverà in tutte le sedi opportune per contribuire a risolvere la difficile situazione”.
Intanto l’On. Gianni Melilla ha presentato in data odierna una seconda interrogazione parlamentare al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere l’apertura urgente di un tavolo nazionale: “Alla Dayco sono a rischio centinaia di posti di lavoro e non si può rimanere a guardare! Il Ministro per lo Sviluppo Economico convochi urgentemente un tavolo tra le parti interessando anche la Regione”.