Sarà Maldestro ovvero Antonio Prestieri l’ospite musicale della festa dedicata alla “Beata Maria Vergine Annunziata” in programma la prima domenica di settembre a Giulianova Lido.
Prestieri è un giovane cantante che da indipendente (senza nessuna Major discografica alle spalle) è arrivato al secondo posto al Festival di Sanremo 2017 nella sezione giovani.
Un podio meritato e accompagnato da numerosi premi e riconoscimenti (primo tra tutti il premio della critica “Mia Martini”); non a caso, subito dopo, è stato invitato a suonare al concertone del “Primo maggio” a Roma.
Il cantautore napoletano è vincitore di molti premi (Ciampi, De André, SIAE, AFI, Palco Libero e Musicultura) ed è molto apprezzato dai critici musicali e dai social network.
Maldestro, nonostante un cognome “pesante” (figlio di uno dei boss più noti della camorra) è riuscito negli anni, a confermare il suo talento, affermandosi come una delle voci più apprezzate della scena cantautorale italiana ispirato da Fossati, De Andrè e soprattutto Gaber, a cui affianca anche una carriera da attore.
Maldestro è il figlio di Tommaso Prestieri, da cui la madre si separò quando era molto piccolo, tenendolo lontano da quel mondo con cui, però, nel bene e nel male, ha dovuto confrontarsi durante tutta la sua vita.
La madre a nove anni gli regalò un pianoforte e da lì è cambiata la sua vita, cominciando a capire che oltre Scampia c’era un mondo pazzesco. Ha cominciato a suonare, comporre, fare musica e teatro e ad evitare così di frequentare le organizzazioni criminose che lo circondava.
Il titolo del nuovo album di Maldestro si chiama “I muri di Berlino” ed è il suo secondo lavoro, arrivato a 2 anni di distanza da “Non trovo le parole”.
Antonio Prestieri si autodefinisce Maldestro perché crede che questo nome rispecchi la sua personalità molto più di quello all’anagrafe. È una persona che ama la sua terra natale per quanto difficile e amara. È un cantautore, ma si definisce uno che “usa la sua voce per raccontare storie” e con questo concerto dimostrerà non solo di saperle raccontare bene, ma anche di conoscere gli esseri umani e i loro sentimenti.
Comitato festa Annunziata