New York. Dovete spendere in pubblicità per vendere il nostro Made in Italy.
Plutarco racconta che Cesare distribuiva vino ai suoi soldati per debellare una malattia che stava decimando l’esercito. Bacco,nel novero degli Dei, si fece promotore della diffusione della viticoltura in tutte le province dell’impero.Il vino giunto
in Italia dalla Mesopotamia, e’ diventato nei secoli uno dei migliori nel mondo.
L’America scopri il nostro nettare durante il secolo scorso.e divenne lentamente un affezionato consumatore dei nostri vini.
Ma,come succede di tanto in tanto,qualche sciagurato produttore italiano comincio’ a mandare negli Stati Uniti aceto piu’ che vino. Ma le cose lentamente cambiarono. l’Italia wine and food institute,guidato dal dr. Lucio Caputo,inizio’ una buona campagna per
ricordare che una ‘rondine non fa primavera’. Che insomma i nostri vini migliori saranno mandati negli Stati Uniti.
Oggi,proprio Caputo ha messo in evidenza il problema. C’e’ un calo nella vendita dei nostri vini, proprio in fase di espansione del mercato,
. Perche’ gli americani non amano piu’ il nostro prodotto? La verita’ e’ che Argentina e Australia hanno intensificato la loro produzione,inondando nel contempo l’America di una pubblicita’ seria e molto bene organizzata.
Noi italiani,poco o niente.Vivo in questa nazione da tanti anni e posso dire che e’ mia abitudine seguire da vicino quanto
riusciamo a combinare in USA. Niente.Un vizio incredibile in casa nostra.Allorche’ un prodotto conquista uno specchio del mercato,quasi subito in Italia si bloccano le spese per la pubblicita’. Siamo sempre al rilento nel pubblicizzare un prodotto,
In Italia non si conosce il detto:spendere per guadagnare. In parole povere,vogliono guadagnare senza spendere. Ebbene
non funziona.. Negli Stati Uniti una ditta fa entrare nel budget annuale almeno il dieci per cento proprio per la pubblicita’.
Cosicche’ i francesi hanno superato (anche se di poco,per il momento) le vendite dei nostri splendidi vini.
Eppoi,al mio occhio di …lince sfugge oggi la vista negli scaffali dei negozi che vendono vini, dei nostri cari Montepulciano
d’Abruzzo,Trebbiano e Cerasuolo.
Vergogna!
Benny Manocchia
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