Il Consiglio comunale di Giulianova, nella seduta di ieri, 6 novembre, non
ha inteso recepire la legge regionale 40 del 2017 contenente “Disposizioni
per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Destinazioni d’uso e
contenimento del suolo”, comunemente detta sugli scantinati abitabili, in
quanto prevede il recupero di vani accessori e locali del patrimonio
edilizio esistente attraverso il cambio di destinazione d’uso.
“Questa legge, peraltro impugnata dal
Governo alla Corte
Costituzionale”, dichiara l’assessore all’Urbanistica Fabio
Ruffini, “in primo luogo non tiene conto delle nostre condizioni
geomorfologiche. Il nostro territorio, infatti, è totalmente esposto a
fenomeni alluvionali essendo circondato da due fiumi, dalla quinta
collinare urbanizzata a ridosso del Lido e dal mare. Per questo sono
assolutamente soddisfatto dell’atteggiamento dell’intero consiglio
comunale che, grazie anche all’ottimo lavoro portato avanti dalla
Commissione urbanistica, ha voluto unanimemente escludere, con una
stringente motivazione, l’applicabilità della legge al nostro
territorio comunale garantendo così la sicurezza della popolazione. Ma non
è tutto. La legge 40/2017 avrebbe infatti contrastato con le normative del
Piano regolatore alterandone significativamente gli standard urbanistici.
Si pensi che veniva data addirittura la possibilità di riconvertire anche
i parcheggi interrati. Il risultato sarebbe stato un forte consumo del
territorio con le auto costrette a parcheggiare in area pubblica. Davvero
singolare per una legge che invece si propone di contenere l’utilizzo
del suolo! Non era quindi accettabile. Anche perché le nostre politiche
sono andate sempre nella direzione di consumo zero del suolo”.