La Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri, in occasione dell’8 marzo,Giornata internazionale delle Donne, insieme a tutta le colleghe Consigliere di Parità d’Italia, aderisce ai contenuti dell’appello del movimento “NI UNA MENOS” (NON UNA DI MENO)che, nato in Argentina, ha contaminato 22 paesi e tante associazioni e movimenti per dire NO ALLA VIOLENZA MASCHILE sulle donne.
La Consigliere di Parità pone in evidenza come la violenza contro le donne sia un problema strutturale della società e che la sua radice risiede anche nelle discriminazioni di generepresenti in diversi ambiti della vita quotidianadi moltissime donne quindi, anche in ambito lavorativo.
Tante sono le donne vittime di discriminazione e violenze a seguito di problematiche legate alla maternità o per molestie sessuali o per mancato avanzamento di carriera o per lavoro nero che sono state ascoltate e supportate dalla Consigliera di Parità.
La Brandiferri ribadisce che, nonostante le importanti innovazioni contenute nelle ultime leggi di stabilità del 2016 e del 2017 in riferimento alla detassazione della produttività per misure di welfare aziendale e conciliazione via lavoro, ai giorni di congedo per le donne vittime di violenza, ai voucher asili nido, ai voucher baby-sitter, al bonus Mamma Domani, molto ancora c’è da fare ma soprattutto si augura che la Risoluzione Europea sulla “Creazione di condizioni del mercato del lavoro favorevoli all’equilibrio tra vita privata e vita professionale”, approvata il 13 settembre scorso nonché la recente ratifica della Convenzione di Istanbul, siano per tutti una linea da seguire per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle donne e degli uomini.
I contenuti della Risoluzione Europea Sono:
* intensificare l’impegno in materia di work-life balance per incrementare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro;
* modernizzare il mercato del lavoro, in particolare “concentrarsi sulle forme innovative di organizzazione nel luogo di lavoro e bilanciare le esigenze di donne e uomini di trovare un equilibrio tra vita privata e vita professionale con gli obiettivi di produttività/redditività delle imprese”, tenendo sempre salde le tutele;
* spingere verso una maggior condivisione dei compiti familiari e di cura che variano nel corso della vita, anche aumentando il congedo di paternità obbligatorio;
* investire in servizi idonei e norme specifiche (nidi e professionisti di qualità sono fondamentali) che portino vantaggi e ricadute positive anche sui bambini e sulla qualità del loro percorso di crescita, maturazione e sviluppo cognitivo;
* rimuovere le discriminazioni di genere nel mondo del lavoro, anche attraverso una maggiore valorizzazione delle Consigliere di Parità al fine di rafforzarne il ruolo e l’indipendenza (Dir. 54/2006 e Risoluzione Europea artt. 15 e 18);
* diffondere la cultura delle pari opportunità nel mondo studentesco per meglio contrastare gli stereotipi di comportamento.