Abruzzo. ODG – PROGRAMMA LISTA “ CONTROCORRENTE ABRUZZO” Per un sindacato autonomo, inclusivo e solidale
In una stagione molto difficile per il giornalismo italiano la lista di Controcorrente vuole impegnarsi anche in Abruzzo per riaffermare alcuni valori essenziali della nostra professione a cominciare dalla libertà d’informazione sancita dall’art. 21 della Costituzione. Non si tratta di un’affermazione astratta ma, al contrario, della necessità di tutelare ogni giorno i colleghi dalle diverse forme di condizionamento derivanti da interessi politici, economici e lobbistici di vario genere. Macroscopico è in questo senso il fenomeno delle querele temerarie che si è manifestato pesantemente nella nostra regione. Per contrastarlo dovremo tutelare i colleghi colpti da queste azioni legali e sostenere con forza la richiesta dell’immediata approvazione di una legge che scoraggi e punisca chi usa in maniera intimidatoria la querela. Sempre sul piano legislativo saremo partecipi dello sforzo della FNSI per ottenere la revisione di alcune normative di sistema come la legge sull’editoria e quella sulla governance del servizio pubblico ma soprattutto per giungere alla cancellazione dei contratti Cococo che con il Job Act hanno reso il mondo dell’informazione sempre più precario.
Per arginare la crisi dell’occupazione
Nell’ultimo decennio l’uso che gli editori, sia della carta stampata che dell’emittenza, hanno fatto delle innovazioni tecnologiche ha colpito pesantemente l’occupazione e l’organizzazione del lavoro giornalistico. In Abruzzo si è pagato un prezzo altissimo con la scomparsa di una testata storica, Il Tempo, e il ridimensionamento della presenza territoriale del Messaggero mentre segnali di difficoltà si avvertono in tutto il comparto informativo. Inoltre la politica dei pre-pensionamenti e l’utilizzazione indiscriminata del web, ha ottenuto il risultato di far precipitare ai minimi storici la qualità della vita e del lavoro nelle redazioni. Controcorrente vuole invertire questa drammatica deriva e s’impegnerà in una battaglia a difesa dell’occupazione e per realizzare nuove possibilità. La nostra strategia sindacale dovrà ampliare i confini della professione conquistando ulteriori terreni, come quello della comunicazione pubblica dove, anche in Abruzzo, si deve affermare una piena dignità contrattuale sfruttando gli spazi offerti dai recenti accordi sottoscritti in sede ministeriale.
Per superare la precarietà
Anche nella nostra regione è diventata altissima la percentuale dei giornalisti che vivono una forzosa condizione di lavoro autonomo a partita Iva oppure con collaborazione coordinata e continuativa. Molto spesso si tratta di lavoro subordinato camuffato che incatena i giornalisti, specie più giovani, ad una condizione di precarietà con retribuzioni vergognose. A questi colleghi si deve dare un giusto riconoscimento, con stabilizzazione e inclusione nel perimetro contrattuale dando loro anche una rappresentanza negli organismi sindacali aziendali. Insomma ci vuole un innovativo patto contrattuale che trasformi in una realtà credibile e dignitosa, soprattutto sul piano economico, la legge sull’equo compenso. Contemporaneamente il mondo del precariato ha bisogno di diventare protagonista del sindacato abruzzese che invece negli ultimi anni lo ha lasciato ai margini. Controcorrente s’impegnerà per coinvolgere questi colleghi nell’attività sindacale ai diversi livelli nella convinzione che il superamento del precariato è una sfida decisiva per il futuro dell’intera categoria e per la qualità del nostro lavoro.
Per il futuro dei giornalismi
Le future politiche contrattuali devono dare espressione alle trasformazioni del panorama editoriale rispondendo alle esigenze dei diversi settori. E’ compito del sindacato definire una proposta capace di includere le nuove figure professionali garantendo loro un adeguato assetto contrattuale e difendendo il reddito. Esistono già realtà contrattuali di settore come l’Aeranti Corallo, si tratta di progredire lungo questo percorso prendendo in considerazione l’ampia articolazione dei giornalismi come l’on-line o i periodici a diffusione locale.
Per il rilancio del sindacato in Abruzzo
Il gruppo dirigente che assumerà la guida del sindacato dei giornalisti abruzzesi dovrà affrontare una situazione complessa e non senza pericoli. Da una parte c’è un quadro economico difficile, dall’altra si registra un calo degli iscritti che non ha precedenti. Gli eletti di Controcorrente saranno perciò rigorosi nella gestione del bilancio tagliando ogni eventuale spreco e ottimizzando le spese. Ma l’opera di risanamento si gioca principalmente allargando l’adesione al sindacato, ricostruendo un rapporto positivo con la nostra base e facendo sentire ogni giornalista abruzzese partecipe di un’azione di rilancio. Insomma una rinnovata credibilità che si conquista con scelte molto precise che vanno dalla concreta tutela delle condizioni di lavoro ad un diverso modo di operare del sindacato. Una “casa di vetro” per tutti i colleghi dove si può trovare ascolto, dove si può collaborare nelle diverse strutture sindacali, dove si affrontano i tanti problemi quotidiani ma si partecipa anche al dibattito sul futuro del giornalismo.
Per l’unità degli enti di categoria
Nella nostra visione il sindacato è la ”mente” politica e progettuale della categoria ma per garantirne la forza e la stabilità è necessaria una stretta collaborazione con gli altri Enti: Inpgi, Casagit, Fondo di previdenza complementare. Una sinergia che, pur nel rispetto dell’autonomia di ognuno, garantisce una rete di protezione intorno al lavoro giornalistico dando risposte ad esigenze fondamentali come la previdenza e la sanità. La medesima sintonia deve caratterizzare anche il rapporto, sia a livello nazionale che regionale, fra il sindacato e l’Ordine dei giornalisti. Quest’ultimo deve completare il suo percorso di riforma, soprattutto deve ridefinire l’accesso alla professione per renderlo più rispondente all’attuale realtà del mondo dell’informazione.
I candidati di #ControCorrente, in difesa della professione
Lista Direttivo ( 4 preferenze )
Ezio Cerasi,Rocco Coletti, Paolo Mastri, Pina Manente, Alfredo Primante, Roberto Raschiatore.
Per i Revisori dei conti ( non c’è lista, una preferenza )
Gianni Quagliarella, Luca Pompei
Per i Probiviri ( non c’è lista, una preferenza)
Sandro Marinacci, Giustino Parisse