Abruzzo

LA COMUNITA’ DEL PARCO SVOLGE APPIENO IL SUO RUOLO.

 

 

La Comunità del Parco è stata parte attiva, sin dall’inizio della vicenda che riguarda il Parco ed il Comune di Villavallelonga così come in tutte quelle circostanze che riguardano direttamente i territori. Al contrario di quanto afferma il segretario di Rifondazione Comunista, Di Pirro, che nel suo speculare attacco alla Comunità del Parco, definisce la stessa come incapace di mediare e di portare gli interessi dei territori sul tavolo della governance dell’Ente. Stranamente, però, lo stesso Di Pirro in passato reclamava il fatto che  il Parco fosse alla mercé dei Comuni e quindi incapace di dettare una linea autonoma rispetto al territorio. Pertanto, delle due, l’una, o la Comunità è incapace di proteggere e riportare le istanze dei territori, oppure agisce in maniera così efficiente da influenzare le scelte dell’Ente.

 

Il Presidente della Comunità del Parco, Antonio Di Santo ha seguito tutta la vicenda relativa al rapporto tra Parco e Comune di Villavallelonga, tanto è vero che ha partecipato a quasi tutti gli incontri e sostenuto il Comune in tutte le sue esigenze portando anche la questione in Comunità del Parco, dove nella seduta dello scorso Dicembre, è stato affrontato il tema e dove, peraltro, sono stati evidenziati anche i finanziamenti e le azioni destinate a Villavallelonga ed agli altri Comuni con le stesse “necessità”, legate principalmente alla gestione degli orsi confidenti. Nella stessa seduta il Presidente della Comunità  Di Santo ha dichiarato pieno appoggio al Comune di Villavallelonga per tutte le esigenze che lo stesso riteneva opportuno segnalare al management dell’Ente, nel rispetto, però di quel delicato equilibrio tra uomo e natura che il territorio del Parco ha saputo mantenere sin dagli albori. Dunque appare assolutamente fuori luogo l’attacco di Di Pirro che pur non essendo un amministratore locale da anni, e non partecipando mai alle sedute delle varie Comunità del Parco, che sono assolutamente aperte a tutti i cittadini, riesce a dare giudizi sull’operato della stessa.

 

Nel merito della questione l’oggetto principale del contendere tra il Parco ed il Comune di Villavallelonga è l’accesso alla strada dei Prati D’Angro, dove la Comunità del Parco si è espressa a favore di una regolamentazione dell’accesso al fine di rendere quel luogo esclusivo, senza ledere i diritti dei cittadini di Villavallelonga, ma al contrario aumentando le possibilità di sviluppo come già avvenuto nel caso della Camosciara, della Val Fondillo e di altri luoghi meravigliosi del nostro Parco. Dichiara il Presidente Di Santo: “Ecco, questo è entrare nel merito!, questo è mediare fra esigenze diverse e trovare punti di equilibrio, che mettano insieme tutela dell’ambiente e sviluppo delle comunità locali. “Cosa ne pensa Di Pirro? Perché è semplice essere generalisti e non entrare mai nel merito. È facile cavalcare l’onda populista, a volte a favore dei territori ed a volte a favore della Conservazione, ma la politica, quella vera, è fatta di dialogo e di confronto costruttivo, cosa che da tempo avviene tra il sottoscritto, le Comunità locali ed il Parco, e non di polemiche sterili, che a nulla portano. Mi auguro che la crisi tra il Comune di Villavallelonga ed il Parco possa essere risolta al più presto in maniera tale da poter permettere al territorio di Villavallelonga di cogliere quelle opportunità che la sua appartenenza ad un’Area Protetta di così alto pregio può dare e che in altri territori del Parco è già sotto gli occhi di tutti. Lo meritano i cittadini di Villavallelonga e lo merita il territorio del Parco”.

 

 

Pescasseroli, 5 aprile 2018

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