Enolò è una startup innovativa
nata nel territorio del Cratere Sismico Aquilano, che
introduce una piattaforma digitale basata su un nuovo modello di business B2B,
imperniatosull’integrazione dei servizi di logistica, marketing e comunicazione, che semplifica e ottimizza le relazioni commerciali tra i produttori di vino e i loro dealers.
Definita dal Gambero Rosso
“un progetto ampio che va dalla porta della cantina al tavolo del ristorante”, Enolò
è la prima platform economy B2B dedicata alla filiera distributiva del vino.
Un settore caratterizzato da forte tracking e costante crescita, ma
che ha bisogno di agganciarsi alla rivoluzione digitale in atto, per trasformare i bisogni di un mercato consapevole e in continua evoluzione,
in opportunità di sviluppo.
Un settore dai grandi numeri quello nazionale del vino, costituito da oltre 500.000 dealers (ristoranti, enoteche, bar, catering e altri esercizi) che solo nell’anno 2016 ha commercializzato 850 milioni di bottiglie prodotte da circa 50.000 produttori.
Un B2B dalle dimensioni di un B2C di cui ancora non si era occupato nessuno con una visione integrata e orientata a soddisfare le necessità dei professionisti che vi operano, proponendo soluzioni specialistiche.
Per i numerosi vantaggi che l’innovazione del progetto apporta in maniera dirompente alla filiera vinicola,
Enolò ha vinto i bandi QIP di Comitato Abruzzo e Smart&Start di Invitalia i cui incentivi
sono stati determinanti nel trasformare il progetto originario in una impresa concreta che, terminata la sua fase di costruzione, si avvia a muovere i primi passi sul mercato.
L’obiettivo principale dei prossimi tre anni è diventare il punto di riferimento conosciuto e apprezzato da tutti i professionisti del settore vinicolo per le soluzioni proposte, seguendo un
programma strategico che prevede tre fasi:diffusione nazionale dei servizi; estensione dell’offerta verso settori prossimi quali birra, food e prodotti del beverage di qualità ed espansione internazionale.
Metabolizzato il recente successo ottenuto
dalla collaborazione con il famoso acceleratore milanese Backtowork24 con cui sono stati attratti investimenti e competenze professionali di primario standing che vanno ad arricchire il management dei fondatori,
per Enolò è giunto il momento di compiere un ulteriore e decisivo passo verso il consolidamento della propria crescita ed è per questo che in questi giorni ha lanciato la sua prima campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma di finanza alternativa Opstart di Bergamo.
A pochi giorni dall’avvio,
sono stati raccolti capitali per oltre il 50% di quelli previsti come obiettivo e tale circostanza conferma la valutazione positiva e l’apprezzamento del progetto da parte degli investitori che hanno deciso di partecipare l’impresa.
Quello che sta accadendo ad Enolò, però, va oltre gli aspetti tecnici e meramente economici poiché
si rivela come unsegnale forte e chiaro anche dal punto di vista sociale. Essa infatti è latestimonianza reale e concreta che seppure in tempi di crisi e in territori disagiati come quelli che hanno dovuto sopportare un evento drammatico come il terremoto, esiste la possibilità, non solo la speranza, di fare impresa partendo da un’idea innovativa e dalle opportunità concesse dalle misure e dagli strumenti messi a disposizione dalle Istituzioni del nostro Paese, che la possono sostenere.
E’ possibile approfondire l’iniziativa Enolò su www.enolo.it e www.cartadeivini.wine e su www.opstart.it la sua prima campagna di equity crowdfunding