Teramo. Sabato 23 giugno presentazione dell’ultima fatica editoriale di Lina Ranalli “Peppino e la perfezione del Melograno”

Il Melograno di Lina Ranalli

Locandina di Lina Ranalli

Una leggenda racconta che mentre Gesù Cristo saliva al Calvario, portando sulle spalle la pesante croce, dalla sua fronte trafitta dalla corona di spine cadevano gocce di sangue.
Uno degli apostoli lo seguiva e non lo perdeva di vista; vide così che il sangue di Gesù bagnava le pietre che c’erano lungo la salita. Allora raccolse, ad una ad una, tutte le pietre macchiate di sangue e le ripose in un sacchetto. Quando più tardi lo aprì per mostrare il prezioso contenuto agli altri apostoli, vide che con quelle pietre si era formato un melograno. Un frutto nuovo, dalla buccia spessa ed aspra nella quale c’erano tanti chicchi rossi come il sangue di Gesù.
Le pietre macchiate di sangue finiscono per rappresentare i giorni della vita di ciascun uomo. Ogni giorno ha la sua gioia, il sapore dolce della melagrana, e la sua sofferenza, il sangue che macchia ogni sasso. Il Melograno come simbolo rimanda alla storia personale di ciascuno di noi e bene rappresenta, la perfezione della vita, la storia di Peppino ed è il simbolo del suo sacrificio come lui stesso scriveva (Dalla quarta di copertina)