USA. Un 22 aprile indimenticabile
Di Benny Manocchia
Non dimenticherò’ mai i giorni della Festa dello Splendore. Erano momenti duri,durante la guerra,con i nazisti in casa che si comportavano da padroni Ma noi ragazzi si pensava ad altro,dal mattino in chiesa e poi a colazione ( quando ci invitavano)coi frati francescani e poi a calciare un;po’ il pallone. Sara’ perche’ da giovani tutti i giorni sono pieni di sole,di musica,di fiori. Ma la musica era vera:almeno due volte al giorno,camminando su e giu’ con la banda;( vorrei ricordare i
nomi delle tante che abbiamo visto) e poi a sera ascoltando le opere ,le classiche opere italiane (con il signor Giovanni prigitt che fischiava il motivo in maniera perfetta. Una volta,,confesso, io e un mio caro amico entrammo nel monastero dei frati,quello attaccato alla chiesa della Madonna dello Splendore e…be’,era di prima mattina e scorgemmo i tini dei frati pieni colmi di vini eccezionail.Ne assaggiammo… un po’ e a casa si accorsero che ero un po’,come si dice,
brillo e…potete immaginare.
Qaunti piccoli ricordi stupendi.Che cosa darei per poterli rivivere oggi,nella mia giglie!