Giulianova, In rilievo

Giulianova. Turismo. In base ai dati della Regione Giulianova al top con flussi in continua crescita: + 42,7% di arrivi e + 25,6% di presenze dal 2000 al 2017. 

Giulianova è la regina tra le località turistiche abruzzesi e i flussi sono
in continua crescita. Questo è quanto risulta dall’analisi dei dati
ufficiali, forniti dalla Regione, relativi al periodo tra il 2000 e il
2017.

“Se prendiamo a riferimento gli arrivi – dichiara il sindaco Francesco
Mastromauro – questi sono passati da 67.118 nel 2000 a 95.781 nel 2017,
con un incremento complessivo del 42,7% corrispondente a un tasso di
crescita annuale pari al 2,37%. Considerando invece le presenze, siamo
passati da 435.399 nel 2000 a 547.053 nel 2017, con una crescita del 25,6%
a un tasso annuale dell’1,42%. Mi pare evidente come, contrariamente a
quanto taluni affermano senza uno straccio di dato, il turismo giuliese
goda di ottima salute. Altro dato interessante riguarda il rapporto tra le
presenze e gli arrivi che è diminuito da 6,5 del 2000 a 5,7 del 2017.
Questo significa che la permanenza media dei turisti nelle strutture
ricettive va diminuendo coerentemente con quanto si registra a livello
nazionale”.
Il sindaco allarga l’orizzonte analizzando pure la situazione relativa alla
costa Teramana. “Anche facendo riferimento ai sette Comuni della costa,
che rappresentano nel loro insieme il cuore pulsante del turismo abruzzese
nonché il comprensorio più importante del medio Adriatico”, dice
Mastromauro, “i flussi sono aumentati nel periodo preso a riferimento
nello studio. Se però confiniamo l’analisi agli ultimi cinque anni,
aggregando i dati dei Comuni costieri del Teramano relativi al quinquennio
2013-2017, si registra un calo di presenze del 3,8% che, però, non
riguarda Giulianova dove, al contrario, le presenze sono aumentate. Si
tratta di uno spunto di fondamentale importanza che dovrebbe far
riflettere le Amministrazioni comunali e l’Assessorato regionale al
turismo, istituzione deputata al governo delle politiche di sviluppo
turistico. Il timore è che a causa della frammentazione delle politiche
messe in atto dalle singole Amministrazioni comunali e delle scelte
operate a livello regionale, si stia sottovalutando l’importanza del
bacino turistico composto dalle sette sorelle del Teramano che, per tale
motivo, corre il rischio di essere ridimensionato, perdendo la competitiva
conquistata con anni di duro lavoro”.

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