Giulianova. Linea Retta attacca il Sindaco sull’Area ex Sadam: la FIDEIUSSIONE!

Riceviamo dal gruppo consiliare Linea Retta

 

Area ex Sadam: la FIDEIUSSIONE!
Era l’1 ottobre 2012 quando il Sindaco Mastromauro, con la sua squadra d’attacco
(V., M., I.) declamava di aver “ottenuto dalla proprietà (Giulianova Sky Line) l’impegno
alla eliminazione della barriera perimetrale (su Via Trieste) affinché chiunque,
passando, possa costantemente vedere la trasformazione in atto, seguire gli
interventi passo passo, rendersi insomma conto di come muta quello che per tanti
anni è stato un ricettacolo di rifiuti, un bivacco, un luogo popolato da ratti e serpenti”.
xxxxxxxx!
Il Sindaco Mastromauro, in sintesi, erroneamente intendeva rendere l’area ex Sadam
una parte del palcoscenico della sua buona amministrazione.
Constatando che l’area in questione permaneva “un ricettacolo di rifiuti, un bivacco,
un luogo popolato da ratti e serpenti”, il 3 febbraio 2016, come gruppo consiliare,
protocollavamo un’interrogazione urgente, con la quale, facendo riferimento alla
delibera di Giunta municipale n. 188 del 20.10.2014, chiedevamo di conoscere se le
opere in esso concordate fossero state rispettate dal “Soggetto attuatore” (Giulianova
Sky Line), cui competeva il complessivo ed oneroso impegno economico.
In particolare, chiedevamo se fossero state compiute o, almeno, fossero in fase
progettuale:
1)- la realizzazione della nuova condotta raccolta acque piovane su Via Sardegna
(scadenza entro 120 giorni dall’approvazione del progetto, importo stimato euro
120.000,00);
2)- la realizzazione di collettore che dal Bivio Bellocchio convoglia le acque nere
provenienti dal paese alla condotta di mandata al nuovo depuratore (scadenza
31.12.2015, importo stimato euro 155.500,24);
3)- il potenziamento della condotta idrica di uscita dal serbatoio di Via Montello fino
alla Strada Statale 16 (scadenza 31.12.2015, importo stimato 120.578,90);
4)- la riqualificazione e l’ammodernamento Via Trieste e Via Sardegna – 1° stralcio
sistemazione raccolta acque piovane e marciapiedi (scadenza 30.6.2016, importo
presunto euro 269.122,99);
5)- l’intervento di collegamento tra la rete idrica di Via Turati con quella di Via Trieste,
in corrispondenza di Via Salerno (scadenza 31.12.2016, importo presunto euro
125.196,32).
Chiedevamo, infine, di sapere se, nel caso in cui si fosse in presenza di chiari
inadempimento, l’amministrazione avesse intenzione di prendere provvedimenti, con
quali modalità e con quale tempistica.
Tali erano gli obblighi indicati dalla Giunta municipale con la delibera n. 188 del
20.10.2014, a modifica della convenzione del 4.4.2012, e tali obblighi venivano
convenzionalmente assunti dalla “Giulianova Sky Line” con la sottoscrizione dell’atto
pubblico del 28.10.2014.
Nel corso del Consiglio comunale del 22.3.2016, deputato alla discussione
dell’interrogazione, la giovane assess
V’è l’art. 9, il quale individua gli “Impegni del Soggetto Attuatore” (150 mq. di locale a
favore del Comune; recupero dell’edificio di “archeologia industriale”, quale centro di
attrazione e vitalizzazione dei principali spazi pubblici adiacenti; teatro da 400 posti a
“sedere” (termine prettamente eufemistico) o, al suo posto, una tensostruttura per
“soli” tre anni.
xxxxxxxx!
V’è l’art. 11, il quale prevede una polizza fideiussoria della durata di dieci anni a far
tempo dal 13.3.2012 per l’importo garantito di euro 2.833.805,00, “pari al 100% del
costo presunto delle opere di cui agli artt. 2 e 9”. “Tale garanzia fideiussoria prevede
espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione di cui all’art. 1944
codice civile”, nel senso che il denaro poteva esser chiesto direttamente alla
compagnia garante.
V’è, da ultimo, l’art. 12, qui trasposto per ogni miglior intelligenza: “Inadempimento –
Per l’inosservanza degli obblighi di esecuzione delle opere stabilite nella presente
Convenzione, il Comune di Giulianova avrà il diritto di eseguire in via surrogatoria a
propria cura ed a spese del Soggetto Attuatore le opere non eseguite o eseguite in
modo difforme dalle prescrizioni del progetto esecutivo ed avrà il diritto di richiedere
al fideiussore il pagamento a proprio favore dell’importo garantito nei limiti della spesa
necessaria per l’esecuzione delle opere di cui sopra. Il Comune dovrà avvisare per
iscritto il Soggetto Attuatore circa l’inadempimento e dare un termine di 120 giorni per
eseguire e/o conformare le opere realizzate al progetto esecutivo medesimo.
Nel caso in cui dovessero scadere i termini previsti per la realizzazione delle opere, il
Comune dovrà procedere alla messa in mora del Soggetto Attuatore, comunicando a
questi le specifiche contestazioni e concedendo allo stesso Soggetto Attuatore un
termine non superiore a 180 giorni per il ripristino e/o completamento delle opere.
Trascorso inutilmente tale termine …., il Comune è autorizzato a procedere alla
escussione della fideiussione rilasciata. Il fideiussore è tenuto a soddisfare
l’obbligazione effettuando il pagamento al Comune di Giulianova …”.
Si tranquillizzino Gabriele Filipponi e Valerio Rosci, ciascuno per la parte di proprio
interesse. Il Sindaco Mastromauro neppure provi a raggiungere nuovi accordi,
differenti da quelli già presenti, con colui che risulti proprietario dell’area ex Sadam.
Attivi, prima, la polizza fideiussoria e dia, a Giulianova, la fruibilità di quelle importanti
opere ad oggi non realizzate.
Non continui a cavalcare quel gioco di annientamento di Giulianova iniziato dal nostro
caro Claudio Ruffini. Non ci provi!
Alla fine del mandato, lasci che sia la futura compagine amministrativa a scegliere la
destinazione urbanistica dell’area.
Con la speranza che Lei, Signor Sindaco, risponda personalmente e non deleghi
qualche scrivano in scadenza.

Gruppo consiliare Linea Retta
Alberto Di Giulio Fabrizio Retko