Chieti. Gli scrittori Elso Simone Serpentini e Loris Di Giovanni, si aggiudicano la III edizione del Premio Letterario Internazionale “Luca Romano”, Sezione C, libro di saggistica edito. La Cerimonia di Premiazione si terrà il 15 giugno 2019, alle ore 17.30, presso Aps Luca Romano, Palazzo Monaco La Valletta – Lepri, Via Monaco La Valletta, 6 a Chieti.
Felice di ricevere questo Premio Prof. Serpentini? Molto, sono contento per me, per il mio coautore e per la mia casa editrice, Artemia Nova di Mosciano Sant’Angelo brillantemente diretta da Maria Teresa Orsini. E’ il coronamento di anni e anni di studio e ricerca di documenti.
Lei ha già trattato la massoneria teramana in un precedente libro, ha trovato molta differenza tra Teramo e il resto dell’Abruzzo? La massoneria abruzzese ha raggiunto livelli altissimi e gradi di rilievo, arrivando perfino al vertice delle istituzioni di alcune obbedienze. Da questo si può capire l’importanza che la massoneria teramana ha contrassegnato con la sua presenza in alcuni periodi storici della nostra città.
Visto il tema delicato, è stato difficile collaborare con Loris Di Giovanni nella stesura definitiva del testo? Avevo già lavorato a quattro mani, e a distanza, via internet, senza conoscerci di persona, con Maurice Mauviel, uno storico francese, per la biografia su Enrico Sappia, agente segreto e di Mazzini e cospiratori. Lavorare con Loris Di Giovanni, un giovane ricercatore, mi ha confermato quanto possa essere produttivo lavorare in due soprattutto su un argomento che presenta difficoltà di reperimento delle fonti, quale la storia della massoneria. Mi piace il lavoro di squadra… pardon, senza riferimenti al compasso
Storia della Massoneria in Abruzzo, di Elso Simone Serpentini e Loris Di Giovanni, è una corposa opera di 308 pagine in cui i due autori ripercorrono le vicende della Libera Muratoria abruzzese dagli albori, quando alla notevole ripresa culturale della Napoli settecentesca, che, insieme con l’incremento degli scambi economici e culturali con altri paesi, portò al cosiddetto “illuminismo napoletano”, diede grande impulso il fenomeno massonico, fino alla ricostituzione delle Logge abruzzesi nel dopoguerra. Il libro ricostruisce lo sviluppo di queste idee e la storia delle prime Logge, da quelle dei protagonisti della “Rinascenza teramana” di fine Settecento alle Logge castrensi del periodo napoleonico. Seguono una dettagliata ricostruzione della diffusione in Abruzzo della Carboneria e un’analisi dei suoi rapporti con la Massoneria nel primo Ottocento, la descrizione della ripresa dell’attività massonica dopo l’Unità d’Italia e delle vicende relative al complesso quadro della Massoneria abruzzese del secondo Ottocento e dei primi anni del Novecento.